db Magazine September 3, 2021

A giugno rallenta la richiesta di mutui ma il primo semestre chiude con il segno più

A giugno rallenta la richiesta di mutui ma il primo semestre chiude con il segno più

Nei primi sei mesi del 2021 le richieste da parte delle famiglie italiane di mutui e surroghe hanno registrato una decisa crescita rispetto allo stesso periodo del 2020. In calo, invece, solo il mese di giugno.

La battuta d’arresto del mese di giugno non frena la crescita delle richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane.

Nel primo semestre 2021, queste richieste hanno fatto segnare un aumento del 20,6%, in confronto allo stesso periodo del 2020, mentre nel mese di giugno si è registrata una flessione del 4,4% rispetto allo stesso mese di un anno fa.

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Secondo quanto emerge dall’analisi delle richieste di mutui e surroghe registrate in Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif, i volumi complessivi risultano più alti non solo rispetto al 2020, quando la prima parte dell’anno era stata fortemente condizionata dal lockdown totale conseguente lo scoppio della pandemia, ma anche rispetto agli anni precedenti, a conferma di una ripartenza solida e convincente.

Dopo un inizio d’anno ancora caratterizzato dalla prudenza, le richieste di mutui e surroghe hanno fatto segnare una crescita costante e robusta, salvo un ripiegamento tecnico nel mese di giugno”, commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif, spiegando che “la crescita del comparto non è sostenuta dai mutui di sostituzione come accaduto in altre occasioni quanto, piuttosto, dalla vivace dinamica dei mutui d’acquisto, a conferma della centralità della casa nei progetti di investimento degli italiani”.

Nel primo semestre 2021 è cresciuto anche l’importo medio dei mutui: +2,8% a 137.684 euro, un livello superiore non solo a quelli pre-pandemia ma il più alto degli ultimi 10 anni. La maggior parte delle richieste (30%) rientra nella fascia di importo tra 100mila e 150mila euro, seguite (con il 25,2% del totale) da quelle per importi tra 150mila e 300mila euro.

A cura della redazione de Il Sole 24 Ore.


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