db Premium Magazine April 11, 2022

Quando la biodiversità è un criterio di valutazione

La crescente importanza degli investimenti ESG rende indispensabile un’analisi che tenga conto delle conseguenze ambientali nell’utilizzo di risorse naturali.

A cura del team CIO & Consulenza Avanzata di Deutsche Bank S.p.A.

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L’acronimo ESG si è affermato sempre più negli ultimi anni. Ma cosa si intende esattamente per investimenti ESG? L'investimento ESG è la decisione consapevole di prendere in considerazione i criteri ambientali, sociali e di governance nel processo decisionale. Oggi si può affermare che gli investimenti ESG siano diventati mainstream, in quanto rappresentano oltre il 36% del totale dei fondi in gestione a livello mondiale(1).

L'adozione diffusa di criteri ESG (ad esempio l'identificazione, la verifica o l'allineamento delle decisioni di investimento e delle pratiche aziendali) nei mercati dei capitali e in tutti i settori impone di considerarli sistematicamente. ESG significa maggiori informazioni e quindi un’ulteriore dimensione da aggiungere alla tradizionale analisi di bilancio. L'analisi finanziaria ristretta può essere vista sempre più come solo la "punta dell'iceberg" dei rischi e delle opportunità che circondano un'impresa.

Le attuali considerazioni sui principi ESG nel processo decisionale degli investimenti hanno anche aiutato a scardinare un vecchio presupposto secondo cui gli aspetti ESG si accompagnavano ad aspettative di rendimento più basse e a un rischio maggiore (quindi volatilità). Questo può essere dovuto al fatto che la precedente attenzione all'esclusione dei "titoli del peccato" (sin stocks) è stata sostituita oggi da approcci più diversificati e sofisticati. Ora sappiamo che le strategie ESG possono essere resilienti in tempi di crisi, sia in una prospettiva a breve termine che a lungo termine. Uno degli aspetti più importanti dell’analisi ESG riguarda l’utilizzo delle risorse naturali: a questo proposito occorre considerare gli effetti dei nostri sforzi economici sull’ambiente e soprattutto sulle numerose specie che lo popolano. In breve: dobbiamo parlare di biodiversità. La valutazione della perdita di biodiversità, un tema ESG sempre più importante, può mettere in evidenza le attuali carenze ESG e anche suggerire alcune soluzioni. Il degrado della biodiversità (perdita di biodiversità) crea rischi (fisici, di transizione e di responsabilità) per tutte le imprese e i settori, in modi differenti e nel corso del tempo.

Qualsiasi valutazione di investimento ESG deve quindi guardare all'intero ciclo di vita del prodotto e all'intera filiera di un'impresa. Nonostante una crescente consapevolezza riguardo al problema della perdita di biodiversità, l'argomento non riceve al momento ancora sufficiente attenzione. Le aziende continuano oggi a fare affidamento sulle risorse naturali per i propri processi produttivi ma allo stesso tempo hanno un forte impatto sugli ecosistemi. I servizi ecosistemici sono cruciali per la produzione di beni e servizi, ma per lo più non sono riconosciuti. Diverse ricerche evidenziano come molte industrie e settori siano minacciati da rischi legati alla biodiversità. Per esempio, circa il 38% delle grandi società quotate risulta essere almeno parzialmente colpito dalla perdita di habitat (dimensione del campione: 5.300 società)(2). Ciò nonostante, risulta ancora complicato per gli investitori inserire fattori legati alla biodiversità nella loro strategia ESG. Infatti, nel nostro sondaggio del 2021, solo il 23% delle PMI e delle grandi imprese dichiarava di aver decisamente tenuto conto della biodiversità nella propria strategia(3).

L'analisi della biodiversità chiarisce che esistono diversi tipi di rischi legati alla natura. Per esempio, quando il capitale naturale si esaurisce, si riduce temporaneamente o permanentemente la sua capacità di fornire i servizi ecosistemici da cui dipendono le imprese. Questo rappresenta una fonte fisica di rischio per le imprese e i loro investitori.

Le metriche ESG affrontano in vari modi il problema dei vari impatti della perdita di biodiversità. Per esempio, esistono dei punteggi di gestione della biodiversità e dell'uso del territorio che valutano le performance delle imprese nel ridurre al minimo gli stress ambientali, proteggere la biodiversità e il patrimonio locale e partecipare con le comunità locali e i gruppi ambientalisti alle loro iniziative di conservazione.

L'integrazione della biodiversità nelle valutazioni ESG impone un ampliamento significativo del concetto di ESG e sta quindi alimentando un serio cambiamento verso un'economia sostenibile. Questa trasformazione non può fermarsi al pilastro "E" (quello ambientale): la biodiversità ha grande rilevanza sia per il pilastro "G" (governance) che per il pilastro "S" (sociale).



1 GSI Alliance (2021). GLOBAL SUSTAINABLE INVESTMENT REVIEW.
2 Moody's (2021). Impact of biodiversity loss calls for better reporting of nature-related risks and opportunities.
3 Deutsche Bank Wealth Management (2021). Biodiversity loss: recognising economic and climate threats.