db Premium Magazine CIO View March 31, 2023

L'inflazione rimane persistente | Aggiornamento economico e sugli investimenti

CIO Insights | Marzo 2023 - Christian Nolting, Global CIO Deutsche Bank

CIO-Insights-marzo-2023-articolo

Sommario

01. Lettera agli investitori
02. Rischi nel mirino
03. Aggiornamento macroeconomico e sulle asset class:

  • Previsioni macroeconomiche Obbligazionario
  • Azionario (mercati sviluppati)
  • Azionario (mercati emergenti)
  • Materie Prime
  • Immobiliare
  • Cambi

04. Aggiornamento sui temi di investimento a lungo termine

05. Tabelle di previsioni

Lettera agli investitori

Ripresa limitata

La primavera è alle porte, almeno per l'emisfero settentrionale. La luce e il caldo possono spesso portare un naturale ottimismo, in particolare dopo un inverno difficile. La stessa terminologia economica e degli investimenti può supportare questo ottimismo stagionale: parlare di “germogli verdi della ripresa”, per esempio.

Tuttavia, come i recenti eventi hanno chiarito, questo rimane un contesto di investimento molto difficile che deve essere affrontato con grande attenzione. L'inflazione, la risposta delle banche centrali ad essa e le implicazioni economiche e societarie che essa comporta rimangono fondamentali. Anche dopo i recenti cali, le attuali valutazioni di mercato presuppongono ancora implicitamente che si possa evitare un "atterraggio economico duro", in altre parole che la Fed e le altre banche centrali possano mantenere un approccio di politica monetaria appropriato, sufficientemente rigido da raffreddare le economie senza farle precipitare in recessione o generare battute d’arresto settoriali.

Nonostante le loro conoscenze e competenze, le banche centrali potrebbero ancora avere difficoltà a realizzare correttamente questa “via di fuga” della politica. L'inflazione persistente nelle principali economie all'inizio del 2023 e il recente deterioramento delle condizioni finanziarie rendono ora il loro compito ancora più difficile. Questi fattori complicano le tre questioni preesistenti sulla politica monetaria. In primo luogo, quale sarà l’impatto dell’inasprimento delle politiche? In secondo luogo, quanto velocemente si concretizzerà questo impatto? In terzo luogo, le strutture politiche esistenti sono in grado di gestire questo processo?

Molti fattori giustificano ancora il fatto che le banche centrali mantengano una politica restrittiva al fine di ridurre l'inflazione core ostinatamente elevata. È ormai ampiamente riconosciuto che un dato livello di inasprimento della politica monetaria ha ora un impatto minore rispetto ai cicli finanziari precedenti: anche i mercati del lavoro ancora forti possono ritardarne l'impatto, così come gli effetti persistenti dello stimolo fiscale legato alla pandemia. Rimangono inoltre interrogativi tecnici sulle future modifiche agli approcci e alle strutture delle politiche, come potrebbe tentare inizialmente la Bank of Japan.
Alla fine, prevarranno comunque le banche centrali: la nostra previsione è che l’inflazione torni a scendere nel prossimo anno, pur mantenendosi al di sopra dei livelli target. Il nostro scenario centrale rimane che i tassi ufficiali della Fed e della BCE raggiungano presto livelli “terminali” (picco). Tuttavia, le recenti aspettative del mercato di tagli dei tassi da parte della Fed nella seconda metà del 2023, a causa delle difficoltà del settore bancario regionale negli Stati Uniti e dei relativi timori sulla liquidità del mercato, sembrano eccessive. Non vediamo alcun rischio sistemico, data la risposta decisa della Fed finora e le solide misure già attuate nell'Eurozona dopo le passate crisi finanziarie.

Tuttavia, i mercati finanziari potrebbero rimanere cauti. Anche ipotizzando che il ciclo dei tassi possa essere gestito, il potenziale di rendimenti più elevati manterrà in primo piano gli asset obbligazionari corporate più rischiosi, anche se non prevediamo un significativo ampliamento degli spread. Gli utili delle azioni saranno probabilmente modesti nei prossimi 12 mesi, frenati sia dall'aumento dei tassi d'interesse sia dalla probabilità che le aspettative sugli utili delle società siano ulteriormente ridotte. Come gli investitori sapranno, ora le alternative alle azioni come asset class sono numerose.

I rischi connessi alla politica, ovviamente, sono solo parte della storia. I rischi geopolitici sono chiaramente ancora rilevanti. I recenti risultati negativi sugli utili aziendali suggeriscono anche che molte aziende stanno raggiungendo il limite delle loro capacità di aumentare ricavi e profitti, poiché il calo dei salari reali modera i volumi e il potere di determinazione dei prezzi: come sempre, in ultima analisi, il consumatore la fa da padrone.

Dobbiamo anche stare attenti a non focalizzarci sulle tendenze di mercato immediate distogliendo l'attenzione da cambiamenti strutturali su più ampia scala. La storia recente dovrebbe ricordarci che le questioni a lungo termine (es., i dati demografici) possono diventare rilevanti molto prima di quanto si pensi, si veda la Cina, per esempio. Un filo conduttore che attraversa il mercato strutturale e il cambiamento economico è quello degli investimenti ESG che continuerà ad avere un impatto sulle pratiche e sui rischi di investimento immediati e futuri e non può essere ignorato in sicurezza, qualunque siano le priorità individuali. La tecnologia è un altro aspetto di grande attualità, indipendentemente dagli alti e bassi dei corsi azionari settoriali. Queste due questioni di ESG e tecnologia sono ora sempre più intrecciate. È opportuno notare che i nostri temi di investimento a lungo termine, riassunti più avanti in questa pubblicazione, rientrano naturalmente in tre gruppi: transizione delle risorse, sostegno alla popolazione e tecnologia della prossima fase.
In sintesi, ci atteniamo alla visione generale presentata nel nostro Outlook 2023. Potrebbe essere arrivata la primavera, ma l'inflazione persistente e le mutevoli aspettative di politica monetaria - indotte ad esempio da tagli dei tassi prima del previsto - potrebbero continuare a innescare volatilità a breve termine nei mercati obbligazionari e azionari. Si tratterà di un caso di ripresa limitata. I cambiamenti strutturali economici e di mercato aumentano ulteriormente la necessità che i portafogli siano gestiti con grande cura e attenzione: il nostro obiettivo è aiutare i clienti a farlo.

Christian-Nolting-Global-CIO

Christian Nolting
Global CIO Deutsche Bank