Insights CIO View January 16, 2023

Resilienza contro recessione

Prospettive macroeconomiche e di investimento per il 2023

I responsabili della politica monetaria, almeno negli Stati Uniti e in Europa, sembrano ora rassegnati a una crescita economica più debole nel 2023. È probabile che le recessioni siano di breve durata, ma non indolori. La combinazione di crescita inferiore, inflazione persistente e vincoli di spesa pubblica sarà difficile sia per le persone che per i governi. Le disuguaglianze sociali saranno un argomento di immediata e sempre maggiore importanza.

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Tuttavia la crescita economica più lenta nel 2023 non si tradurrà necessariamente in un indebolimento dei mercati finanziari. In effetti, i mercati potrebbero mostrare una maggiore resilienza nel prossimo anno rispetto a quanto non lo siano stati nel 2022. 

La volatilità nel 2022 è stata esacerbata da eventi esterni e dal cambiamento delle aspettative sulla probabile entità e velocità dell'inasprimento della politica monetaria, a fronte di un'inflazione elevata e persistente. Le banche centrali hanno avuto difficoltà a fornire orientamenti prospettici coerenti. La confusione nei mercati ha determinato forti oscillazioni dei rendimenti obbligazionari, destabilizzando anche i mercati azionari. 

È probabile che le banche centrali e gli investitori trovino il 2023 alquanto più facile. Prevediamo un rallentamento dell'inflazione (pur ben al di sopra dei livelli target della banca centrale). Ci auguriamo che le principali battute d'arresto globali (dovute alla geopolitica, alla pandemia o ad altri fattori) possano essere evitate. Di conseguenza, sebbene siano previsti ulteriori rialzi dei tassi delle banche centrali, gli aumenti dei rendimenti dei titoli di Stato a più lungo termine dovrebbero essere relativamente modesti d'ora in poi. Il peggio dovrebbe essere ormai passato. Per gli investitori obbligazionari, rendimento e qualità del credito non saranno più una contraddizione. 

Mercati obbligazionari più stabili dovrebbero, a loro volta, contribuire a ridurre la volatilità dell’azionario. Il 2023 sarà probabilmente un anno accettabile per i titoli azionari, seppure non eccezionale. I rendimenti positivi saranno determinati da una modesta espansione del rapporto prezzo/utili e dei dividendi, ma l'utile per azione sarà pur sempre stagnante. In questo contesto più calmo, le valutazioni regionali relative potrebbero assumere una maggiore importanza. 

Il 2023 potrebbe anche vedere un dollaro USA più stabile con il probabile programma di rialzo futuro della Fed, probabilmente ora sufficientemente scontato dal mercato. In effetti, l'euro potrebbe rafforzarsi leggermente nel corso dell'anno, data la nostra previsione che l'inflazione scenderà più lentamente nell'Eurozona rispetto agli Stati Uniti. 

Naturalmente, il prossimo anno non riguarderà solo l'inflazione e l'inasprimento della politica monetaria. La Cina, ad esempio, seguirà un percorso politico alquanto diverso. Riteniamo che il continuo stimolo interno riuscirà alla fine a dare una svolta alla sua economia. La ripresa cinese, abbinata alla riapertura regionale, indica che l'Asia potrebbe avere un discreto 2023. 

Una preoccupazione generale, con importanti implicazioni in termini di investimenti, sarà l'ambiente. Limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius comporterà importanti cambiamenti strutturali nel nostro modo di vivere. Gli investitori dovrebbero anticipare questi cambiamenti e, attraverso investimenti ESG, possono contribuire a facilitarne alcuni. 

In questa prospettiva annuale, evidenziamo due dei nostri temi di investimento a lungo termine: la transizione energetica (verso fonti di energia più ecologiche) e le infrastrutture. Questi, e altri sette temi di investimento a lungo termine (anch'essi qui discussi), offriranno probabilmente importanti opportunità di investimento nei prossimi anni. 

La gestione del portafoglio nel 2023 deve essere pianificata in base a questo scenario. Tutti gli investitori devono considerare i tre fattori seguenti.

In primo luogo, l'allentamento dell'inflazione che pure resta persistente. Vanno considerate possibili coperture parziali in termini di classi di attività (ad es. le azioni) o temi e settori (ad es. alcune infrastrutture). 

In secondo luogo, le aspettative di rendimento generalmente modeste ma positive. Prevediamo, ad esempio, rendimenti azionari intorno al 5%. Gli investitori che cercano rendimenti più elevati potrebbero considerare gli investimenti alternativi nei mercati privati. 

In terzo luogo, il rischio. Nonostante le nostre aspettative di mercati finanziari più stabili nel 2023, la situazione mondiale rimane intrinsecamente rischiosa. Riflettere preventivamente sulle potenziali implicazioni finanziarie può aiutare a proteggere i propri portafogli. 

Ti auguriamo un anno ricco di investimenti e rimaniamo al tuo servizio.

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Christian Nolting
Global CIO - Deutsche Bank

Tutti i contenuti del report:

  • Prospettive macroeconomiche e sulle asset class per il 2023
  • Crescita: discontinua - stop and go
  • Inflazione: più bassa ma più alta
  • Obbligazionario: verso l'equilibrio
  • Cambi: il re dollaro – inversione di tendenza
  • Azionario: da TINA a TAPA?
  • Infrastrutture: il meglio deve ancora venire
  • Alternativi: l’importanza dell’alfa sul beta
  • Rischi: incognite note
  • Asia: speranze nell'Anno del Coniglio
  • ESG: transizione energetica – il clima è macro-essenziale
  • I nostri temi di investimento di lungo termine