Energy transition, al primo posto della classifica dei trend che hanno raccolto più capitali
La pandemia, il conflitto armato tra Russia e Ucraina, il picco dei costi di gas ed energia e il potenziale blocco degli approvvigionamenti, hanno posto ancora di più l’attenzione sulla necessità di diversificare gli investimenti...
La transizione verso un’economia green e a basse emissioni non è solo il principale obiettivo verso cui tutte le più importanti economie del mondo stanno tendendo nell’ottica di una maggiore salvaguardia dell’ambiente. Ma è anche uno dei più significativi megatrend di lungo periodo che influenzeranno inevitabilmente il mondo degli investimenti. Nel suo ultimo rapporto dedicato ai fondi tematici, la società di servizi finanziari americana Morningstar ha infatti messo la transizione energetica al primo posto della speciale classifica dei trend che hanno raccolto più capitali nel corso degli ultimi anni. Stando ai risultati al 31 dicembre 2021, si legge nel report, a livello globale le masse gestite dai fondi tematici cosiddetti “energy transition” hanno raggiunto una cifra di circa 98 miliardi di dollari.
Una tendenza che, dicono gli osservatori, è destinata a durare nel tempo. La pandemia prima e la guerra poi, infatti, hanno posto ancora di più l’attenzione degli investitori su queste tematiche. Il picco dei costi di gas ed energia e il potenziale blocco degli approvvigionamenti dovuto da un lato alle sanzioni imposte dai paesi della Nato alla Russia e, dall’altro, alla controffensiva del governo di Mosca, hanno reso quanto mai evidente che è necessario diversificare le fonti. E se da un lato c’è chi auspica un ritorno (seppur temporaneo) al carbone e al nucleare, dall’altro c’è anche chi sostiene che è sempre più prioritario orientarsi su fonti “green”, almeno in un’ottica di lungo periodo. A inizio anno anche la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, si era detta convinta che per combattere il caro-energia fosse necessario puntare maggiormente sulla transizione ecologica.
Dove investire
Ecco allora che in uno scenario di questo tipo, chi decide di orientare i suoi investimenti in questa direzione ha la possibilità di scegliere tra diverse tipologie di prodotti finanziari. A cominciare dai fondi che puntano a migliorare la gestione delle risorse naturali.
Così, per esempio, ci sono quelli che investono in società attive nei settori delle energie alternative, i cui prodotti e servizi sono realizzati con lo scopo di favorire la transizione verso una economia a basse emissioni. O ancora, si può sostenere l’ambiente puntando su comparti che hanno nel loro portafoglio le azioni di imprese impegnate nell’ambito dell’economia circolare, attente agli sprechi e dunque più orientare al riciclo e al riuso. Alcuni fondi, poi, includono al loro interno azioni di aziende accuratamente selezionate per il loro impegno a offrire prodotti e servizi per ridurre le emissioni di carbonio.
A cura di OF Network
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