db Magazine
December 16, 2025
Nel primo semestre +6% i pagamenti con carta in Italia
Il controvalore delle transazioni con carta è arrivato a 236 miliardi di euro e si stima che l’anno sarà chiuso tra i 495 e i 505 miliardi di euro, come rilevato dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.
I pagamenti digitali con carta in Italia, nel primo semestre 2025, sono stati pari a 236 miliardi di euro, un valore in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Sulla base di questo risultato, si stima che a fine anno, si arriverà a una cifra compresa tra 495 e 505 miliardi di euro, con un aumento su base annua tra il +5% e il +7%.
Si tratta di un ritmo più contenuto rispetto al passato, che comunque segna l’ingresso in una fase di consolidamento: i pagamenti elettronici sono ormai parte integrante delle abitudini quotidiane dei consumatori italiani.
Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, secondo cui il numero delle transazioni è cresciuto a un ritmo quasi doppio (+11,5%), con scontrino medio in calo. Ciò è la conferma di un uso sempre più diffuso delle carte anche per spese di piccolo importo.
Pur restando quart’ultima nel 2024 in Europa per numero di transazioni con carta pro capite, davanti solo a Germania, Romania e Bulgaria, l’Italia mostra un tasso di crescita superiore alla media europea, segnale di un mercato ancora dinamico e in rapida evoluzione.
Inoltre, secondo la ricerca, nel primo semestre 2025, il valore totale incassato dai punti vendita fisici tramite strumenti di pagamento digitali ha raggiunto 188 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Di questi, 20 miliardi arrivano da visitatori stranieri, pari a più di un decimo della spesa complessiva in negozio.
“L’Italia si sta avvicinando a una fase di equilibrio: i pagamenti digitali non crescono più per effetto di spinte esterne o di obblighi normativi, ma perché si radicano nelle abitudini quotidiane delle persone”, ha commentato Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments, aggiungendo che “restiamo ancora indietro rispetto all’Europa: serve lavorare su nuovi driver per spingere ulteriormente l’adozione di questi strumenti. Per raggiungere nuovi utenti e aumentare la frequenza di utilizzo dei pagamenti digitali, serve concentrarsi sulla sicurezza senza perdere di vista l’esperienza d’uso, integrare i pagamenti digitali in servizi più ampi di valore per il cliente e lavorare su una comunicazione ancora più efficace”.
In questo quadro, continua la crescita dei pagamenti digitali in negozio tramite smartphone e wearable, che nel primo semestre 2025 hanno raggiunto 29,7 miliardi di euro, +46% sul 2024. Le transazioni sono cresciute del +52%, superando 1 miliardo di operazioni. Il 95% del valore è transato tramite tecnologia Nfc, mentre il restante 5% utilizza app basate su Qr code o geolocalizzazione.
A cura de Il Sole 24 Ore
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