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December 15, 2025
Outlook annuale 2026 | Investing in tomorrow – tra opportunità e rischi
I temi chiave di investimento per il prossimo anno, l’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e i target sulle principali asset class.
Agenda
Lettera agli investitori
1 La gestione dei rischi
Crisi e conflitti
2 Politica
Pragmatismo in corso
3 Economia
L’arte dell’Intelligenza (Artificiale)
4 Politiche economiche
L’era dell’interventismo
5 Dollaro
Il ritorno del Biglietto verde
6 Mercati obbligazionari
Un equilibrio fragile
7 Mercati azionari
Rimanere disciplinati contro la volatilità
8 Materie prime
Una sfida accesa
9 Mercati Alternativi
In evoluzione & resilienti
10 Strategia di portafoglio
Andare oltre il benchmark
Lettera agli investitori
Investing in tomorrow – Tra opportunità e rischi
L’economia globale è in costante evoluzione. I flussi commerciali stanno cambiando, le regioni guadagnano o perdono influenza e le nuove tecnologie stanno ridisegnando la mappa dell’economia. Il 2025 è stato impegnativo sotto molti aspetti, ma le performance degli
indici azionari globali sono molto positive. Il contesto macroeconomico favorevole ci induce a prevedere che anche il 2026 sarà un anno costruttivo, anche se la volatilità dei mercati ci accompagnerà ancora. Alcune incertezze verranno meno, ma non sarà certo il momento di abbassare la guardia – le relazioni commerciali su scala globale sono ben lontane dall’essere stabilizzate. La continua diffusione dell’Intelligenza Artificiale (IA) potrebbe aprire nuove opportunità di crescita, incentivare le imprese ad aumentare gli investimenti e fornire nuovo impulso sia ai consumi privati sia a quelli pubblici.
L’agenda dell’amministrazione statunitense sui dazi sembra ampiamente attuata. Il disorientamento dopo le dichiarazioni del “Liberation Day” di inizio aprile fa sentire i suoi effetti a livello globale e domestico anche oggi, ma la maggior parte dei partner commerciali degli Stati Uniti è riuscita a ridurre gli aumenti delle tariffe grazie alla negoziazione. Nel complesso, i mercati sembrano aver incorporato gli effetti del nuovo contesto fatto da tariffe ben più elevate rispetto a gennaio 2025, quando l’attuale amministrazione ha iniziato il suo mandato.
La crescita statunitense dovrebbe trovare il sostegno dall’estensione delle misure di agevolazione fiscale, oltre che dalle maggiori spese per la sicurezza e per la difesa garantite dal One Big Beautiful Bill Act. I tre tagli dei tassi d’interesse che ci attendiamo dalla Federal Reserve entro la fine del 2026 e la deregolamentazione del settore bancario dovrebbero migliorare ulteriormente il contesto economico per gli investimenti e i consumi. Ciò che rende notevoli questi stimoli governativi è il fatto che arrivano in un momento in cui l’economia statunitense non è in recessione, bensì in una fase di crescita robusta. Gli Stati Uniti sembrano inoltre vicini alla piena occupazione. Nonostante questo scenario comporti dei rischi di lungo termine – tra cui pressioni sull’inflazione e aumento del debito pubblico – ci aspettiamo che le misure fiscali e monetarie sosterranno l’economia nel 2026.
Prevediamo che la politica fiscale sosterrà l’economia anche in Europa, dove il fondo speciale tedesco da EUR500 miliardi darà un impulso sicuramente di natura ciclica. Gli investimenti pianificati, soprattutto per le infrastrutture e per il raggiungimento della neutralità climatica, daranno un’accelerazione alla crescita nel breve termine. Ma per migliorare la crescita potenziale è fondamentale che venga promossa una maggiore flessibilità economica che stimoli l’attività imprenditoriale e crei un contesto d’investimento più favorevole alla produttività. A mio avviso, in questo ambito, c’è ancora molta strada da percorrere.
Per il 2026 abbiamo ancora una visione costruttiva sui mercati azionari. Questa idea è solamente in parte dovuta alla forte domanda di applicazioni legate all’IA, che dovrebbe continuare a sostenere gli investimenti da parte delle aziende. Ma i beneficiari non saranno solamente i colossi della tecnologia statunitense, bensì anche un’ampia gamma di altri settori: l’edilizia (grazie ai nuovi data center), le utility (in seguito all’aumento della domanda di elettricità), così come il settore industriale e dei materiali. Prevediamo che gli utili cresceranno a doppia cifra in tutte le principali aree geografiche durante il prossimo anno.
Come evidenziato nei temi del nostro Outlook, gli investitori dovranno considerare anche i potenziali rischi sui mercati azionari. Ad esempio, una carenza globale di energia potrebbe influire sulle prospettive dei titoli dell’IA che sono altamente energivori. Nel 2026, non tutti i titoli saranno vincitori e le correzioni di breve termine sugli indici azionari saranno possibili.
Gli investitori pertanto dovranno rimanere disciplinati. Ciò significa concentrarsi sui fondamentali piuttosto che inseguire i vari trend del momento e sfruttare lo spettro di opportunità che riteniamo sia molto ampio. La diversificazione di portafoglio rimane essenziale. Oltre alle azioni, le obbligazioni societarie sono attraenti – a seconda della propensione al rischio, sia il segmento Investment Grade che quello High Yield. L’oro e specifici investimenti non tradizionali, come il private equity o le infrastrutture private, meritano attenzione.
Approfondiamo questi asset nella sezione “Investimenti Alternativi” del documento.
Nel complesso, ci aspettiamo un anno dinamico per i mercati finanziari e ricco di opportunità interessanti. La domanda fondamentale sarà se le previsioni costruttive riusciranno ad essere soddisfatte visto il contesto di fondo caratterizzato ancora da sfide economiche e geopolitiche. Nuove interruzioni dei flussi commerciali globali o una nuova escalation sui dazi potrebbero, ad esempio, esercitare pressioni al ribasso sugli utili aziendali e aumentare la volatilità dei mercati.
Di fronte al contesto complesso e incerto, è cruciale che gli investitori gestiscano i rischi in maniera efficace e attiva. Questo consentirà di reagire agli sviluppi del mercato in linea con la propria strategia d’investimento. Restare investiti con un’allocazione strategica chiara e definita sarà fondamentale. Provare ad individuare i momenti migliori per entrare e uscire dai mercati spesso porta a perdere i giorni e le settimane con le migliori performance.
Speriamo che il nostro Outlook offra spunti utili e stimolanti per i vostri investimenti. Siamo e saremo sempre disponibili ad analizzare e discutere le nostre idee e rimaniamo aperti ad un vostro riscontro.
Christian Nolting
CIO Globale - Deutsche Bank
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A cura del Chief Investment Office di Deutsche Bank Private Bank
Riproduci il video "Investing in tomorrow – tra opportunità e rischi" di Manuela Maccia, Head of Investment Solutions & CIO Italy
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