Alle Scuderie del Quirinale arrivano “I tesori dei faraoni"
Dal 24 ottobre al 3 maggio 2026 sarà visitabile a Roma l’esposizione che raccoglie 130 capolavori provenienti dai più importanti musei dell’Egitto.
Il 24 ottobre alle Scuderie del Quirinale a Roma si alzerà il sipario su una imponente mostra dedicata all’antico Egitto. Aperta fino al 3 maggio 2026, l’esposizione “I tesori dei faraoni” raccoglie 130 capolavori provenienti dai più importanti musei dell’Egitto che raccontano la storia dalle origini della civiltà faraonica fino allo splendore dei grandi sovrani del Nuovo Regno e del Terzo Periodo Intermedio, fino ad arrivare alle scoperte archeologiche più significative degli ultimi anni.
Organizzata in sei sezioni tematiche, la mostra esplora la complessità della società egizia, l’autorità divina dei faraoni, la vita quotidiana, le credenze religiose, le pratiche funerarie e le più recenti scoperte archeologiche.
Dalle statue di Sennefer, Ramses VI e Thutmose III ai raffinati gioielli reali, dagli oggetti di uso quotidiano finemente lavorati ai sarcofagi decorati con simboli sacri, l’esposizione svela l’eccezionale sofisticazione artistica e la profonda spiritualità che hanno reso l’antico Egitto una delle civiltà più affascinanti della storia.
L’esposizione è frutto di una collaborazione diplomatica tra Italia ed Egitto, che ha permesso l’arrivo delle opere – molte mai esposte prima nel nostro paese - da alcuni dei più importanti musei egiziani, tra cui il Museo Egizio del Cairo e il Museo di Luxor.
Ha collaborato anche il Museo Egizio di Torino che ha concesso per l’occasione un prestito eccezionale. La mostra, curata dal Dr. Tarek El Awady, sarà accompagnata da un catalogo curato dal Dr. Zahi Hawass e pubblicato da Allemandi Editore.
Tutti i diritti riservati. Gli articoli, i materiali, i contenuti ed i servizi presenti sulle pagine web raggiungibili da questo indirizzo https://www.deutsche-bank.it/news/detail/dbmagazine sono destinati ad un utilizzo personale e non professionale e non possono essere copiati, trasmessi, pubblicati, distribuiti o sfruttati commercialmente senza l’esplicito consenso scritto del Gruppo Deutsche Bank S.p.A.. Tutti i materiali pubblicati, inclusi a titolo esemplificativo, articoli di informazione, fotografie, immagini, illustrazioni, sono protetti dalle leggi sul diritto d’autore e sono di proprietà dell’editore o di chi legittimamente disponga dei diritti relativi. Le informazioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute attendibili: tuttavia il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. non ha effettuato una verifica indipendente relativa a tali informazioni e declina ogni responsabilità a riguardo. Conseguentemente, nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita, né alcun affidamento può essere fatto riguardo alla precisione, completezza o correttezza delle informazioni e delle opinioni contenute in questo documento. Gli articoli, le ricerche e gli studi pubblicati rappresentano esclusivamente le opinioni e i punti di vista dei relativi autori: esse non riflettono necessariamente le opinioni di Deutsche Bank S.p.A. né di qualsiasi società controllata o consociata del Gruppo Deutsche Bank S.p.A.. Né l’autore né il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. possono essere ritenuti responsabili per danni derivanti dall’utilizzo della presente pubblicazione, tranne per quanto è previsto dalla normativa applicabile. Il Gruppo Deutsche Bank S.p.A cercherà in tutti i modi di evitare la pubblicazione di informazioni erronee ed affermazioni che possano in alcun modo essere considerate lesive di diritti di terzi. Le informazioni riportate hanno solo uno scopo informativo, non sono da intendersi, interpretarsi o considerarsi in alcun modo come messaggio promozionale ovvero offerte di vendita o sollecitazioni a sottoscrivere, invito ad acquistare o vendere o come raccomandazione ad acquistare o collocare qualsiasi tipo di strumento finanziario, nè come giudizi da parte del Gruppo Deutsche Bank S.p.A. sull’opportunità dell’investimento in alcuno dei prodotti illustrati, o ricerca in materia di investimenti, né tantomeno costituiscono una raccomandazione ad eseguire alcun tipo di operazione. Quanto ad eventuali richiami di natura fiscale qui contenuti, va rilevato che i livelli e le basi di tassazione a cui fanno riferimento gli articoli pubblicati sono suscettibili di cambiamenti rispetto alla data di pubblicazione e possono incidere sul valore dell’investimento; il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. non ha l'obbligo di mantenere aggiornate queste informazioni, né tantomeno di aggiornarle. La distribuzione di questo documento in altre giurisdizioni può essere soggetta a restrizioni e pertanto le persone alle quali dovesse pervenire tale documento si dovranno informare sull’esistenza di tali restrizioni ed osservarle. Ulteriori informazioni sono disponibili su richiesta.
Il 24 ottobre alle Scuderie del Quirinale a Roma si alzerà il sipario su una imponente mostra dedicata all’antico Egitto. Aperta fino al 3 maggio 2026, l’esposizione “I tesori dei faraoni” raccoglie 130 capolavori provenienti dai più importanti musei dell’Egitto che raccontano la storia dalle origini della civiltà faraonica fino allo splendore dei grandi sovrani del Nuovo Regno e del Terzo Periodo Intermedio, fino ad arrivare alle scoperte archeologiche più significative degli ultimi anni.
Organizzata in sei sezioni tematiche, la mostra esplora la complessità della società egizia, l’autorità divina dei faraoni, la vita quotidiana, le credenze religiose, le pratiche funerarie e le più recenti scoperte archeologiche.
Dalle statue di Sennefer, Ramses VI e Thutmose III ai raffinati gioielli reali, dagli oggetti di uso quotidiano finemente lavorati ai sarcofagi decorati con simboli sacri, l’esposizione svela l’eccezionale sofisticazione artistica e la profonda spiritualità che hanno reso l’antico Egitto una delle civiltà più affascinanti della storia.
L’esposizione è frutto di una collaborazione diplomatica tra Italia ed Egitto, che ha permesso l’arrivo delle opere – molte mai esposte prima nel nostro paese - da alcuni dei più importanti musei egiziani, tra cui il Museo Egizio del Cairo e il Museo di Luxor.
Ha collaborato anche il Museo Egizio di Torino che ha concesso per l’occasione un prestito eccezionale. La mostra, curata dal Dr. Tarek El Awady, sarà accompagnata da un catalogo curato dal Dr. Zahi Hawass e pubblicato da Allemandi Editore.
A cura del Sole 24 Ore
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