Coronavirus: il ritorno allo stadio (e non solo) sarà hi-tech
Un'azienda bresciana ha ideato un’app che aiuta a rispettare norme e distanze, (altrimenti parte l’allarme sonoro). In Inghilterra si sta studiando il passaporto sanitario. E in Spagna già sono attive le applicazioni di ticketing e di pagamento conctatless. La tecnologia aiuterà i tifosi a ritornare allo stadio. E a viverlo meglio anche dopo la pandemia.
In tempi in cui la salute pubblica e il distanziamento sociale sono prioritari, ci si inizia a interrogare anche sul futuro dello sport professionistico nel tentativo di riportare i tifosi allo stadio, consentendo loro di mantenere vivo il legame con la squadra del cuore, pur nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie. Anche in questo caso, è la tecnologia a venire in aiuto.
Le app per tornare allo stadio
Per esempio, una azienda bresciana ha ideato un’app che è già in uso in alcune fabbriche della città per garantire il rientro al lavoro sicuro dei dipendenti: aiuta a rispettare norme e distanze di sicurezza in vari eventi aperti al pubblico. Si può modulare in base alle esigenze, e in pratica funziona come contact tracing per individuare la presenza delle persone e l’effettivo distanziamento tra loro: in caso di eccessivo affollamento, o se gli spettatori sono troppo vicini tra loro, emette un alert. Inoltre, può anche essere utilizzata per scaglionare gli accessi a orari differenziati.
In Inghilterra, invece, si sta studiando a una sorta di passaporto sanitario elettronico. E anche in questo caso funzionerebbe via app. In pratica, la sperimentazione prevede l’ideazione di una applicazione che includa un patentino sanitario al suo interno in grado di mostrare se lo spettatore è risultato negativo al coronavirus o se abbia sviluppato anticorpi alla malattia. Per entrare allo stadio, quindi, basterebbe scansionare l’app.
L’evoluzione tecnologica dello sport, però, era un processo già in atto. Soprattutto per quanto riguarda i servizi di pagamento all’interno delle strutture sportive. Così, in Spagna, i tifosi della squadra di calcio dell’Espanyol di Barcellona hanno a disposizione già da qualche mese, un’app all’interno della quale è stato inserito un wallet digitale creato grazie alla collaborazione con una delle principali banche del Paese. I tifosi possono recarsi allo stadio senza portare contanti né carte di pagamento, mentre anche il biglietto di ingresso o l’abbonamento sono virtuali e immagazzinati nel cellulare. Tra le altre funzionalità, poi, si può prenotare da mangiare e da bere direttamente da smartphone e pagare il conto, selezionando anche l'orario e il punto di ritiro tra i vari bar presenti nello stadio, evitando quindi che si formino code durante l’intervallo della partita.
La carta skipass
Tra le principali novità tecnologiche già a disposizione degli appassionati di sport, poi, c’è la possibilità di disporre pagamenti anche in alcune località sciistiche in modalità senza contatto e mantenendo dunque il distanziamento sociale. L’idea è di uno dei principali circuiti di carte di pagamento e al momento si può sperimentare in Austria a Kitzbuhel. La famosa località sciistica, infatti, punta a diventare entro il 2025 la prima al mondo interamente contactless. Gli amanti dello sci, quindi, possono accedere agli impianti con la loro carta di pagamento che funziona anche come skipass. Da utilizzare, poi, per fare acquisti nel comprensorio, accedere agli impianti di risalita e fare il check-in in hotel.
Un'azienda bresciana ha ideato un’app che aiuta a rispettare norme e distanze, (altrimenti parte l’allarme sonoro). In Inghilterra si sta studiando il passaporto sanitario. E in Spagna già sono attive le applicazioni di ticketing e di pagamento conctatless. La tecnologia aiuterà i tifosi a ritornare allo stadio. E a viverlo meglio anche dopo la pandemia.
In tempi in cui la salute pubblica e il distanziamento sociale sono prioritari, ci si inizia a interrogare anche sul futuro dello sport professionistico nel tentativo di riportare i tifosi allo stadio, consentendo loro di mantenere vivo il legame con la squadra del cuore, pur nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie. Anche in questo caso, è la tecnologia a venire in aiuto.
Le app per tornare allo stadio
Per esempio, una azienda bresciana ha ideato un’app che è già in uso in alcune fabbriche della città per garantire il rientro al lavoro sicuro dei dipendenti: aiuta a rispettare norme e distanze di sicurezza in vari eventi aperti al pubblico. Si può modulare in base alle esigenze, e in pratica funziona come contact tracing per individuare la presenza delle persone e l’effettivo distanziamento tra loro: in caso di eccessivo affollamento, o se gli spettatori sono troppo vicini tra loro, emette un alert. Inoltre, può anche essere utilizzata per scaglionare gli accessi a orari differenziati.
In Inghilterra, invece, si sta studiando a una sorta di passaporto sanitario elettronico. E anche in questo caso funzionerebbe via app. In pratica, la sperimentazione prevede l’ideazione di una applicazione che includa un patentino sanitario al suo interno in grado di mostrare se lo spettatore è risultato negativo al coronavirus o se abbia sviluppato anticorpi alla malattia. Per entrare allo stadio, quindi, basterebbe scansionare l’app.
L’evoluzione tecnologica dello sport, però, era un processo già in atto. Soprattutto per quanto riguarda i servizi di pagamento all’interno delle strutture sportive. Così, in Spagna, i tifosi della squadra di calcio dell’Espanyol di Barcellona hanno a disposizione già da qualche mese, un’app all’interno della quale è stato inserito un wallet digitale creato grazie alla collaborazione con una delle principali banche del Paese. I tifosi possono recarsi allo stadio senza portare contanti né carte di pagamento, mentre anche il biglietto di ingresso o l’abbonamento sono virtuali e immagazzinati nel cellulare. Tra le altre funzionalità, poi, si può prenotare da mangiare e da bere direttamente da smartphone e pagare il conto, selezionando anche l'orario e il punto di ritiro tra i vari bar presenti nello stadio, evitando quindi che si formino code durante l’intervallo della partita.
La carta skipass
Tra le principali novità tecnologiche già a disposizione degli appassionati di sport, poi, c’è la possibilità di disporre pagamenti anche in alcune località sciistiche in modalità senza contatto e mantenendo dunque il distanziamento sociale. L’idea è di uno dei principali circuiti di carte di pagamento e al momento si può sperimentare in Austria a Kitzbuhel. La famosa località sciistica, infatti, punta a diventare entro il 2025 la prima al mondo interamente contactless. Gli amanti dello sci, quindi, possono accedere agli impianti con la loro carta di pagamento che funziona anche come skipass. Da utilizzare, poi, per fare acquisti nel comprensorio, accedere agli impianti di risalita e fare il check-in in hotel.
A cura della redazione di OFNetwork
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