db Magazine April 11, 2025

L’80% delle imprese italiane ha adottato l’AI

Dai risultati emersi dall’indagine EY Work Reimagined Survey 2024, la maggiore adozione si è rilevata nei comparti dei servizi professionali e delle scienze della vita (100%), mentre il settore dei media registra il valore più basso (34%).

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La graduale adozione dell’intelligenza artificiale, nello specifico dell’AI generativa, nel mondo del lavoro ha subito una significativa accelerazione negli ultimi anni, passando dal 22% di lavoratori che nel 2023 ha rilevato un miglioramento di rilievo circa la propria produttività, al 75% nel 2024 a livello mondiale, secondo il campione complessivo.

In Italia, l’adozione della AI generativa in ambito lavorativo ha raggiunto il 79%, in una forbice che va dal 100% in settori come i servizi professionali e le scienze della vita al 34% nel settore dei media.

È quanto emerge dall’EY Work Reimagined Survey 2024, che ha coinvolto oltre 17mila dipendenti e quasi 1.600 datori di lavoro in 27 settori e 23 Paesi, inclusa l’Italia, esplorando come la trasformazione tecnologica, supportata dall'evoluzione delle competenze, possa creare opportunità di crescita per i lavoratori e i datori di lavoro.

Più di un terzo dei dipendenti intervistati a livello globale ha registrato punteggi positivi in relazione all'impatto dell'uso della AI generativa sulla produttività, che risulta infatti migliorata (37%) e sulla capacità di concentrazione per quanto riguarda i lavori che richiedo un elevato livello di specializzazione (36%).

In Italia, il 27,5% dei lavoratori che hanno preso parte all’indagine, ha sottolineato un impatto positivo sull'aumento della produttività grazie all'uso dell’intelligenza artificiale, mentre secondo il 25% si evidenzia un miglioramento nella capacità di concentrazione per i lavori di specializzazione elevata.

In questo quadro, dalla ricerca si evidenzia la necessità di garantire tra le diverse generazioni di lavoratori un'adozione ottimale, efficace e in linea con gli strumenti e le competenze in base ai settori di competenza. Infatti, è presente una certa discrepanza tra l'uso da parte dei millennials (27%) e dei baby boomers (7%).

In Italia, invece, il 27% dei lavoratori sottolinea un uso della AI che è superiore alla media globale del 23%.

Emerge, infine, quanto l'adozione dell’AI sia correlata agli investimenti su formazione e sviluppo delle competenze: il 58% dei lavoratori rispondenti che utilizzano l’AI afferma che i programmi di sviluppo e formazione della propria organizzazione sono "sopra la media" o "eccellenti", a dimostrazione che le aziende stanno investendo per consolidare le competenze su questa tecnologia così da massimizzare i benefici che ne derivano.

A cura de Il Sole 24 Ore