db Magazine May 5, 2025

In Italia il Fintech cresce ma resta indietro rispetto al resto d’Europa

La fotografia della situazione del nostro paese è stata scattata dal Report ItaliaFintech con il contributo scientifico dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano.

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Il settore Fintech in Italia cresce, ma rimane indietro rispetto ai principali Paesi europei. In particolare, prendendo a riferimento quattro Paesi (Italia, Spagna, Francia e Regno Unito), solo l’8% delle startup Fintech analizzate ha sede in Italia, la stessa quota della Spagna, mentre Francia (17%) e Regno Unito (67%) mostrano una maggiore maturità del mercato.

È quanto emerge dal report ItaliaFintech, redatto con il contributo scientifico dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano.

Il nostro Paese raccoglie appena il 6% degli investimenti complessivi e conta solo due unicorni, contro i 29 del Regno Unito e i 13 della Francia. Milano si conferma il principale hub nazionale, ma il mercato resta di dimensioni contenute, seppur con ampie possibilità di crescita.

Il grande freno allo sviluppo di questo comparto è l’accesso ai capitali. Il funding medio per startup è pari a 12,5 milioni di euro, un dato simile a quello francese ma fortemente influenzato da pochi grandi round. Escludendo i mega-finanziamenti, la media reale si abbassa a 4,7 milioni, ben al di sotto della media europea.

Inoltre, il 47% dei round in Italia è inferiore a 1 milione di euro, mentre nei mercati più maturi come Regno Unito e Francia i capitali si concentrano in round più consistenti, favorendo la crescita delle realtà più promettenti.

In questo quadro, la semplificazione e il sostegno nell’avvio di nuove imprese innovative rappresenta una priorità strategica, in linea anche con i richiami del Rapporto Draghi rispetto alla necessità di costruire maggiore competitività nel digitale.