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db Premium Magazine December 5, 2024

L’arte rivoluzionaria di Frankenthaler

A Firenze la più grande mostra mai realizzata in Italia sulla pittrice statunitense, che vede le sue opere in dialogo con altri artisti a lei contemporanei.

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©photoElaBialkowskaOKNOstudio

È in calendario fino al prossimo 26 gennaio a Palazzo Strozzi di FirenzeHelen Frankenthaler. Dipingere senza regole”, grande mostra che celebra una delle artiste più importanti del XX secolo, la cui rivoluzionaria ricerca nella pittura è esplorata attraverso opere della sua produzione, tra il 1953 e il 2002, in dialogo con dipinti e sculture di artisti contemporanei tra cui Jackson Pollock, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Mark Rothko, David Smith, Anthony Caro e Anne Truitt. Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation e curata da Douglas Dreishpoon, Direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, l’esposizione si pone come una delle più importanti rassegne mai dedicate all’artista in Europa e la più completa rassegna del suo lavoro finora realizzata in Italia, con prestiti – oltre che dalla Helen Frankenthaler Foundation di New York – da celebri musei e collezioni internazionali quali il Metropolitan Museum of Art di New York, la Tate Modern di Londra, il Buffalo AKG Art Museum, la National Gallery of Art di Washington, la ASOM Collection e la Collezione Levett.

Con la sua innovativa tecnica soak-stain (imbibizione a macchia), Frankenthaler ha segnato in modo indelebile l’evoluzione della pittura moderna, nel segno di un nuovo rapporto tra colore, spazio e forma. La tecnica prevedeva infatti l'applicazione di vernice diluita distesa orizzontalmente su tele non trattate, creando effetti simili a quelli dell'acquerello, ma su larga scala e con colori a olio. Frankenthaler applicava la vernice con pennelli o spugne, o direttamente da secchi, lasciando che si espandesse e si mescolasse in modo naturale, creando interazioni cromatiche uniche, segnate da transizioni sfumate e sovrapposizioni traslucide.

Organizzata cronologicamente, l’esposizione ripercorre lo sviluppo della pratica creativa di Frankenthaler con ogni sala dedicata a un decennio della sua produzione, dagli anni ’50 ai primi anni Duemila. Le sue innovazioni artistiche, accostate a dipinti, sculture e opere su carta di artisti a lei contemporanei, permettono di mettere in luce le sinergie e le affinità tra questi autori. La mostra mette così in scena la consolidata influenza di Jackson Pollock su Frankenthaler negli anni Cinquanta, con “Number 14” (1951), un dipinto in bianco e nero a confronto con “Mediterranean Thoughts” di Frankenthaler (1960), un colorato lavoro a olio che presenta analoghi “elementi di realismo astratto o di Surrealismo” (frase che Frankenthaler usò per descrivere l’opera di Pollock dopo averla vista di persona la prima volta). “Tutti-Frutti” (1966), un dipinto a soak-stain di nuvole colorate fluttuanti, trova un analogo tridimensionale in “Untitled” (1964), scultura in acciaio dipinto di David Smith, composta da forme geometriche impilate l'una sull'altra, appoggiate su quattro piccole ruote. “Heart of London Map” (1972), un assemblaggio in acciaio, si pone a confronto invece con “Ascending the Stairs” di Anthony Caro (1979-1983), nella sua costruzione pezzo per pezzo. Nel percorso della mostra le opere degli anni Ottanta, Novanta e Duemila sono la testimonianza di un'artista che non ha mai smesso di infrangere le regole per esplorare nuovi modi di fare arte.

“Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole” celebra un’artista che ha sfidato le convenzioni e allargato i confini della pittura con una visione audace e intuitiva che ha infranto le norme tradizionali, distinguendosi per una capacità unica di combinare astrazione e poesia, tecnica e immaginazione, controllo e improvvisazione, ed espandendo la sua pratica al di là dei canoni stabiliti, alla ricerca di una nuova libertà nella pittura.

INFO:

Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole
Firenze, Palazzo Strozzi, Piazza degli Strozzi
Orario: Tutti i giorni dalle 10 alle 20 (giovedì fino alle 23)

Ingresso: 15 euro intero (12 euro ridotto)
Informazioni: tel. 055 2645155http://www.palazzostrozzi.org


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