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db Premium Magazine February 11, 2025

Palazzo Citterio: la “Grande Brera” diventa realtà

Dopo oltre 50 anni dal progetto iniziale, la nuova struttura è stata aperta al pubblico nel dicembre 2024, registrando un costante “tutto esaurito”.

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Palazzo Citterio, La Grande Brera © Walter Vecchio

Quello di Palazzo Citterio, inaugurato a Milano il 7 dicembre scorso, è un percorso che parte da lontano: per la precisione dal 1972, anno di acquisizione da parte dello Stato del settecentesco Palazzo Fürstenberg, in seguito detto Palazzo Citterio.
Nacque così il progetto di quella che Franco Russoli, visionario direttore della Pinacoteca di Brera dal 1957 fino alla sua scomparsa nel 1977, aveva denominato “La Grande Brera”: un’idea lunga più di 50 anni, finalmente realizzatasi con l’apertura al pubblico di uno spazio per decenni chiuso e oggi restituito alla città; un museo dove sono ora custodite, con un allestimento innovativo, le collezioni delle famiglie Jesi e Vitali (che un tempo abitavano le due ali del Palazzo), oltre 200 opere che comprendono capolavori dell’arte italiana e internazionale (Carrà, Morandi, Boccioni, Modigliani, Picasso, Braque) nonché sede, negli spazi completamente riallestiti, di importanti mostre di arte moderna e contemporanea.

Sottoposto nel corso degli anni a differenti interventi di recupero dagli anni Ottanta del Novecento in poi, il palazzo al civico 12 di via Brera ha visto alternarsi vari progetti, con diversi stanziamenti di fondi da parte del Ministero, fino ad arrivare al termine dei lavori lo scorso 31 ottobre e all’attuale configurazione.

Oggi dal punto di vista strutturale al piano nobile del palazzo si apre una grande sala, denominata numero 40, in continuità con la Pinacoteca dove le opere arrivano a coprire il periodo fino al 1861. In questa sala è esposta la Fiumana di Giuseppe Pellizza da Volpedo e da qui partono le due collezioni: una fronte via Brera, la Jesi (dedicata al Novecento) e l’altra fronte giardino, la Vitali (il cui contenuto eterogeneo comprende pezzi archeologici, medievali, opere del Seicento e capolavori di Giorgio Morandi).

In generale, il piano nobile vede esposti capolavori assoluti del Novecento italiano e internazionale, da Boccioni a Modigliani, da Morandi a Picasso. A queste opere si aggiunge la raccolta degli Autoritratti minimi di grandi artisti del Novecento appartenuta allo scrittore, sceneggiatore e artista Cesare Zavattini e le 23 Fantasie di Mario Mafai, visionaria serie di figurazioni di violenta e grottesca denuncia degli orrori della guerra. Allo scopo di arricchire ulteriormente il corpus delle opere del XX secolo, la Pinacoteca ha inoltre acquisito direttamente negli ultimi decenni — per prelazione o acquisto coattivo — un consistente numero di capolavori di grandi maestri, quali Picasso, de Chirico, Savinio, Campigli, Cassinari, Melotti, de Pisis, destinati ad essere esposti nelle stanze di Palazzo Citterio.

Il secondo piano e l’ipogeo Stirling sono invece destinati a spazi di mostre temporanee.
Al secondo piano, fino al 9 marzo è in programma la rassegna “La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze”, a cura di Luca Molinari, che racconta le vicende architettoniche e delle comunità che hanno vissuto l’edificio di Brera fin dal 1500, mostrando la trasformazione di questo complesso monumentale da edificio monolitico ad ampio frammento urbano che lega istituzioni, patrimoni, comunità e progetto.

L’ipogeo del Palazzo ospita fino al 23 marzo l’esposizione dal titolo “Mario Ceroli. La forza di sognare ancora”, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, che comprende 10 monumentali lavori inediti site-specific, eseguiti nell’ultimo anno dall’artista appositamente per lo spazio progettato da James Stirling negli anni Cinquanta.

In occasione dell’inaugurazione (svoltasi nella milanesissima giornata di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre 2024), il direttore Generale della Pinacoteca di Brera, di Palazzo Citterio e della Biblioteca Braidense Angelo Crespi ha così commentato: “Un atto che consente di pensare l’edificio di Brera come un unicum al mondo, che corona il sogno di Franco Russoli di realizzare la Grande Brera”.

Informazioni:

Palazzo Citterio
via Brera 12, Milano
Orario: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 14 alle ore 19 (lunedì, martedì e mercoledì chiuso)

Ingresso: 12 euro intero (8 euro ridotto)
Informazioni: www.palazzocitterio.org


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