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db Premium Magazine January 9, 2025

Sei capolavori per il Giubileo

Per la celebrazione dell’avvio dell’Anno Santo, in mostra ai Musei Capitolini di Roma una straordinaria raccolta di opere di arte sacra.

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Carlo Crivelli - Madonna col Bambino, 1480 ca. - Tempera su tavola, 21x15,5 cm - Ancona, Pinacoteca Civica "Francesco Podesti” ©

La grande arte per celebrare l’avvio del Giubileo: questa l’idea alla base dell’eccezionale esposizione, in programma a Roma ai Musei Capitolini fino al 30 marzo, dal titolo “Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino - Capolavori della Pinacoteca di Ancona”.

Protagoniste sono sei celebri opere - cinque pale d’altare di grandi dimensioni e una piccola ma straordinaria tempera su tavola - per la prima volta in mostra a Roma, tutte di carattere religioso e provenienti dalla Pinacoteca Podesti di Ancona. Profondamente legate alla storia della città, le opere descrivono un percorso di importanti contaminazioni tra correnti artistiche che hanno reso Ancona depositaria di assoluti capolavori tra il XV e il XVII secolo.

Queste le opere che è possibile ammirare nelle sale del Palazzo dei Conservatori:

1) Tiziano Vecellio

Madonna con il Bambino in gloria, i santi Francesco e Biagio e il donatore Luigi Gozzi (Pala Gozzi), 1520.

Si tratta non solo della prima opera firmata e datata da Tiziano, all’epoca poco più che trentenne, ma anche, assieme all’eccezionale Assunzione dei Frari di poco precedente (1516-18), della sua prima pala d’altare propriamente detta.

Fuori dai tipici schemi architettonici e prospettici del Quattrocento, la tavola è esempio di quella “inversione di rotta” adottata da Leonardo e poi da Raffaello e dallo stesso Tiziano, con i quali protagonista è la composizione naturale del soggetto che coglie l’attimo, la vita.

Un percorso studiato appositamente e un’illuminazione ad hoc permettono, inoltre, al visitatore di scoprire la presenza eccezionale, sul retro-grezzo della tavola, di vari schizzi a pietra nera raffiguranti un profilo femminile, la testa di un bambino (che si suppone essere il bozzetto per il Bambino dipinto) e altri appunti attribuiti allo stesso Tiziano.

2) Tiziano Vecellio

Cristo crocefisso, la Vergine e i santi Domenico e Giovanni Evangelista (Crocifissione, Pala Cornovi della Vecchia), 1558,

Trentotto anni dopo la consegna della sua prima grande opera marchigiana, la Pala Gozzi, Tiziano torna a eseguire un’opera monumentale per Ancona: la Crocifissione o Pala Cornovi della Vecchia. Il soggetto, scelto dal committente Pietro Cornovi, porta Tiziano a confrontarsi per la prima volta con il tema della crocifissione, realizzando un dipinto caratterizzato dall’ambientazione notturna e da un punto di vista estremamente ribassato che quasi priva la scena di una collocazione spaziale, portando le figure a stagliarsi eroicamente contro un cielo che occupa la maggior parte dello sfondo.

3) Olivuccio di Ciccarello

Circoncisione di Gesù Bambino, 1430 – 1439 ca.

L’opera proviene dalla chiesa S. Francesco ad alto, il più antico insediamento francescano di Ancona, trasformato in presidio militare dopo l'Unità d’Italia. Eseguita su di una tavola di pioppo, ha un forte sviluppo verticale e non costituisce un dipinto a sé stante; è piuttosto la probabile raffigurazione centrale di un trittico, del quale non si esclude che gli scomparti laterali coincidano con le tavole del medesimo autore raffiguranti “I Santi Paolo, Pietro, Giacomo e Andrea e diciotto angeli” conservate a Cambridge.

4) Carlo Crivelli

Madonna col Bambino, 1480.

Si tratta di un piccolo gioiello dell’arte prodotto da Carlo Crivelli nel corso di una lunga permanenza in terra marchigiana, dopo aver lasciato Venezia, la sua città d'origine, e Zara.

La Madonna, rappresentata a mezza figura, indossa un manto dipinto con vere foglie d’oro e decorato con perle e rubini, in atto di sporgersi oltre una balaustra lapidea su cui si trova la firma dell'artista e sta appoggiato un libriccino, che aperto e spaginato rappresenta una citazione puntuale di quello del Beato Gabriele. Il Bambino è teneramente tenuto in grembo.

Il dipinto è ricco di dettagli e simboli cristiani, come il cardellino - che il Bambino tiene legato a un filo - che ricorda la Passione, la noce aperta poggiata sulla mano destra che è un’allegoria dell’incarnazione del figlio nel ventre di Maria, le mele del festone che alludono al peccato originale e il cetriolo riferibile alla Resurrezione.

5) Giovan Francesco Guerrieri, detto Guercino

Immacolata Concezione, 1656.

La grande pala dell’Immacolata fu commissionata al Guercino per la sua residenza in Ancona dal nobile Carlo Antonio Camerata e fu, in seguito, parte di un’importante donazione che il discendente Luigi Rocchi Camerata fece al Comune di Ancona nel 1906.

L’opera si presenta nella sua bellezza al di fuori del tempo: si tratta di un’immagine realistica e al contempo simbolica, che si inscrive in un particolare momento storico che ha superato le indicazioni della Controriforma e che risponde a necessità prettamente devozionali. 

6) Lorenzo Lotto

La Vergine con il Bambino incoronata da angeli e i santi Stefano, Giovanni Evangelista, Simone Zelota e Lorenzo (Sacra conversazione, Pala dell’Alabarda), 1539 circa.

Capolavoro della maturità di Lorenzo Lotto, il dipinto viene commissionato il 1° agosto 1538 nella chiesa di Sant’Agostino di Ancona da Simone di Giovannino Pizoni, cittadino anconetano.

La pala fa parte di un gruppo di dipinti eseguiti da Lotto durante il suo secondo soggiorno nelle Marche, negli anni 1534-1539.

Dopo l’esecuzione, l’opera ha attraversato complesse vicende patrimoniali e conservative, risolte solo grazie ai restauri del 1953 che hanno permesso di recuperare le misure corrette del dipinto, nonché al ritrovamento nel 2005 della perduta predella raffigurante lo Spirito Santo e una gloria d’angeli che ha consentito di ricostituire l’unità visiva dell’opera.

INFO:

"Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino - Capolavori della Pinacoteca di Ancona
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori
Piazza del Campidoglio - Roma

Orario: tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.30
Ingresso: 15,50 euro intero (12 euro ridotto)
Informazioni: tel. 06 06 08 - http://www.museiincomuneroma.it


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