In calo nel secondo trimestre 2023 il commercio tra i paesi del G20
Secondo l’Ocse, le esportazioni e le importazioni di merci del G20 sono diminuite rispettivamente del 3,1% e del 2% nel periodo aprile-giugno 2023 rispetto al trimestre precedente.
Secondo l’Ocse, le esportazioni e le importazioni di merci del G20 sono diminuite rispettivamente del 3,1% e del 2% nel periodo aprile-giugno 2023 rispetto al trimestre precedente.
Nel secondo trimestre 2023, il commercio internazionali del G20 ha registrato una flessione in termini di valore in confronto ai tre mesi precedenti. Secondo l’Ocse, le esportazioni e le importazioni di merci del G20 sono diminuite rispettivamente del 3,1% (dopo +2,2% nel primo trimestre) e del 2% (dopo -1,1%), riflettendo la debolezza della domanda globale e il calo dei prezzi delle materie prime, in particolare dell’energia. E proprio questa componente, ha pesato sugli scambi in termini di valore in Nord America. Le esportazioni e le importazioni si sono contratte rispettivamente del 5,7% e del 2% negli Stati Uniti, mentre le esportazioni canadesi sono diminuite del 3,7% e le importazioni sono rimaste stabili.
Nell'Unione europea, le esportazioni di merci sono diminuite in Germania (-0,1%) e Italia (-0,7% dopo +4,7% nel primo trimestre), ma sono cresciute, anche se in rallentamento, in Francia (+2,7%), trainate dai mezzi di trasporto, in particolare dall'aeronautica. Le importazioni della Ue si sono contratte dell’1,2%, ancora una volta principalmente a causa del calo dei prezzi dell’energia. In Italia l’import è calato dell’1,7% (dopo -2,6%), in Germania la flessione è stata dello 0,9%, mentre la Francia ha segnato una crescita dello 0,6%.
Nel Regno Unito le esportazioni sono aumentate del 2,1%, riflettendo le forti vendite di macchinari e mezzi di trasporto e l’import è cresciuto del 3,9%.
Lo scambio di merci ha subito una brusca frenata in Asia orientale. In Cina le esportazioni sono diminuite del 5,7%, in parte a causa del calo delle vendite di elettronica di consumo.
Le importazioni sono diminuite notevolmente in Giappone (-8,1%) e Corea del Sud (-7,9%), di riflesso alla riduzione delle spese per l'acquisto di energia. Il calo dei prezzi delle materie prime ha spinto in forte ribasso le esportazioni in Australia (-11,8%) e Indonesia (-9%).
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