In lockdown la formazione professionale diventa online
Il 52,3% delle aziende ha risposto al lockdown trasformando i corsi di formazione professionale in e-learning e ora per più o meno la stessa percentuale vorrebbe continuare con la formazione da remoto.
L’emergenza Covid-19 ha modificato le abitudini dei lavoratori e delle aziende italiane, anche in termini di formazione. La piattaforma InfoJobs ha realizzato una ricerca dalla quale è emerso che il 52,3% delle aziende dichiara di aver offerto ai propri dipendenti corsi online, apprezzati dalla maggioranza dei dipendenti (66%).
Andando più nel dettaglio, nella fase di emergenza il 48% delle aziende afferma di aver trasformato i corsi previsti in forma online, dimostrando una pronta capacità di adeguamento alle necessità contingenti, mentre il 20% aveva già consolidato un sistema di e-learning prima della pandemia. Il 16% delle aziende ha invece attivato ex-novo opportunità su competenze hard e soft per permettere ai dipendenti di investire sulla formazione, nonostante la situazione del Paese.
Anche se la fase di lockdown è superata, oltre metà delle imprese vuole seguire la strada della formazione a distanza. Oltre il 55% delle aziende è propenso ad adottare formazione da remoto, perché considerata più efficace (25%), più conveniente (20%) e, dato interessante, la preferita dai dipendenti (11%).
L’e-learning ha quindi trovato nell’emergenza la grande opportunità di farsi conoscere e “testare” in maniera massiccia. Tuttavia, la modalità di apprendimento in presenza rimane al centro delle preferenze di un buon 36,5% delle aziende italiane, mentre una piccola parte (8,5%) non investirà più.
Il 52,3% delle aziende ha risposto al lockdown trasformando i corsi di formazione professionale in e-learning e ora per più o meno la stessa percentuale vorrebbe continuare con la formazione da remoto.
L’emergenza Covid-19 ha modificato le abitudini dei lavoratori e delle aziende italiane, anche in termini di formazione. La piattaforma InfoJobs ha realizzato una ricerca dalla quale è emerso che il 52,3% delle aziende dichiara di aver offerto ai propri dipendenti corsi online, apprezzati dalla maggioranza dei dipendenti (66%).
Andando più nel dettaglio, nella fase di emergenza il 48% delle aziende afferma di aver trasformato i corsi previsti in forma online, dimostrando una pronta capacità di adeguamento alle necessità contingenti, mentre il 20% aveva già consolidato un sistema di e-learning prima della pandemia. Il 16% delle aziende ha invece attivato ex-novo opportunità su competenze hard e soft per permettere ai dipendenti di investire sulla formazione, nonostante la situazione del Paese.
Anche se la fase di lockdown è superata, oltre metà delle imprese vuole seguire la strada della formazione a distanza.
Oltre il 55% delle aziende è propenso ad adottare formazione da remoto, perché considerata più efficace (25%), più conveniente (20%) e, dato interessante, la preferita dai dipendenti (11%).
L’e-learning ha quindi trovato nell’emergenza la grande opportunità di farsi conoscere e “testare” in maniera massiccia. Tuttavia, la modalità di apprendimento in presenza rimane al centro delle preferenze di un buon 36,5% delle aziende italiane, mentre una piccola parte (8,5%) non investirà più.
A cura della redazione de Il Sole 24 Ore
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