CIO View April 8, 2025

CIO Chartbook Europa | Aprile 2025

Outlook macroeconomico, Obbligazionario, Azionario, Materie prime e Valute.

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Temi del mese

Macro: L'evento più importante in Germania il mese scorso è stata l'adozione di un programma di spesa fiscale per le infrastrutture e la difesa, che, accompagnato da riforme strutturali, ha lo scopo di rilanciare l'economia tedesca. Tuttavia, ci si possono aspettare effetti positivi anche nei paesi vicini, poiché la Commissione europea ha approvato un programma di spesa per la difesa. Gli attuali dati economici non riflettono ancora questi sviluppi. Tuttavia, gli ultimi indici dei responsabili degli acquisti (PMI) indicano una stabilizzazione a livelli bassi, dovuta principalmente a un miglioramento del sentiment nel settore manifatturiero. Nonostante le incertezze causate dalla politica tariffaria statunitense e dai tassi di inflazione potenzialmente più elevati, sembra ancora possibile un ulteriore allentamento monetario da parte della BCE. 

Obbligazionario: L'adozione del programma di spesa fiscale in Germania ha inizialmente portato ad un aumento significativo dei rendimenti dei Bund, che sono leggermente diminuiti nella seconda metà di marzo. Tuttavia, i titoli di Stato degli altri paesi membri dell'Eurozona hanno seguito i Bund ma ad un ritmo più lento, riducendo ulteriormente gli spread tra i paesi.

L'aumento dei rendimenti ha avuto un impatto limitato sulle obbligazioni societarie IG, i rispettivi spread di rendimento non si sono quasi mai ampliati. Tuttavia, le obbligazioni high yield hanno reagito ampliando gli spread, anche se a livelli ancora storicamente bassi.

Azionario: I dati economici contrastanti e le notizie sfavorevoli sul fronte tariffario hanno portato a mercati azionari volatili a marzo. Tuttavia, mentre il mercato statunitense ha subito una battuta d'arresto significativa ed è ricaduto a intermittenza in territorio di correzione (calo dei prezzi di oltre il 10% rispetto al massimo precedente), i mercati europei sono stati in grado di mantenere meglio la loro posizione e il mercato azionario tedesco è addirittura salito. Anche il fatto che la BCE abbia continuato a ridurre i tassi di interesse di riferimento, mentre la Fed ha mantenuto la sua posizione attendista sulla politica monetaria, è stato probabilmente un fattore di supporto per la sovraperformance relativa. Ad eccezione dei mercati azionari statunitensi e asiatici, la maggior parte dei principali indici azionari internazionali ha mostrato uno sviluppo positivo dall'inizio dell'anno.

Materie prime e FX: Il prezzo del petrolio Brent è in aumento dopo aver toccato un minimo temporaneo al di sotto della soglia dei USD 70 al barile all'inizio di marzo ed è attualmente vicino ai USD 73. Dopo i disaccordi interni all'inizio di marzo, l'OPEC vuole mantenere il taglio della produzione di 435.000 barili al giorno fino alla fine di giugno. Accompagnato da un USD leggermente più debole, il prezzo dell'oro ha continuato a salire a causa delle incertezze tariffarie e dei timori di inflazione. Attualmente scambia al di sopra della soglia dei 3.100 USD/oncia. 

Fonte: Deutsche Bank AG. Dati ad aprile 2025.

Outlook macro

Outlook

  • L'economia USA è cresciuta ad un buon ritmo anche nell'ultimo trimestre del 2024 e sull’anno è cresciuta del 2,8%. Le incertezze sulle politiche della nuova amministrazione hanno sollevato delle preoccupazioni circa la possibilità di un rallentamento dell'economia di recente. Tuttavia, il mercato del lavoro è ancora robusto e la crescita dei salari reali dovrebbe sostenere un aumento del potere d'acquisto dei consumatori. Durante l’anno, il venire meno dell'incertezza sulle politiche commerciali di Trump dovrebbe migliorare il sentiment del settore privato e le scorte potrebbero vedere una diminuzione. Ciò nonostante, prevediamo che la crescita del PIL rallenti al 2,0% nel 2025 e nel 2026 e la relativa resilienza dell’economia dovrebbe attenuare il processo di disinflazione. L’inflazione, quindi, dovrebbe mantenersi elevata nel 2025 e nel 2026, limitando il margine di manovra della Fed per ulteriori tagli dei tassi. Nei prossimi dodici mesi, prevediamo altri due tagli, portando il tasso ufficiale al 3,75-4,00% entro la fine del primo trimestre del 2026.
  • L'economia dell'Eurozona è più debole e deve ancora risollevarsi, in parte a causa delle incertezze politiche. Il riallineamento geopolitico degli Stati Uniti e gli sviluppi della guerra Russia-Ucraina determinano sia dei rischi che delle opportunità per l'Europa. Nel medio termine, le proposte di investimento nella difesa e nelle infrastrutture potrebbero favorire una ripresa economica. Ma nel breve termine l'Europa dovrà probabilmente fare ancora affidamento sui fornitori statunitensi per le attrezzature sulla difesa. Prevediamo che la crescita economica nell'Eurozona acceleri gradualmente nella seconda metà del 2025, migliorando leggermente la crescita del PIL all'1,0% nel 2025 e all'1,5% nel 2026 grazie all'effetto moltiplicatore di una maggiore spesa fiscale. L'inflazione dovrebbe rimanere su un percorso non lineare nel breve termine a causa della volatilità dei prezzi degli alimentari e dell’energia. Le pressioni sui prezzi potrebbero salire nella seconda metà del 2025 e più avanti. Prevediamo che l'inflazione che si stabilizzerà al 2,3% quest'anno e l’anno prossimo. In questo contesto, prevediamo che la BCE effettuerà solo un altro taglio nei prossimi quattro trimestri, portando il tasso sui depositi al 2,25% entro marzo 2026.
  • In Giappone, le negoziazioni salariali di quest'anno potrebbero superare l’aumento del 5% dell'anno scorso, creando le basi per una domanda interna robusta. Prevediamo che la ripresa economica continui nonostante i potenziali elementi sfavorevoli dovuti dalle tariffe statunitensi più elevate. La crescita del PIL nel 2025 è attesa all'1,2%. Pertanto, l'inflazione dovrebbe raggiungere il 2,6% nel 2025, al di sopra dell'obiettivo del 2% della BoJ. Il processo di normalizzazione della politica monetaria potrebbe essere anticipata e il tasso chiave della BoJ potrebbe salire dall'attuale 0,5% all'1,25%.
  • Dopo aver raggiunto il suo obiettivo di crescita del 5% nel 2024, la Cina probabilmente si concentrerà su un miglioramento dei consumi interni, sul rafforzamento delle industrie strategiche e sul sostegno alle imprese private nel 2025. I rischi legati alle tariffe USA più elevate, con ulteriori ritorsioni probabili, e il mercato immobiliare ancora in difficoltà dovrebbero continuare a pesare sulla crescita cinese che rallenterà al 4,5% e al 4,0% rispettivamente nel 2025 e nel 2026. Questo rallentamento dovrebbe mantenere bassa la crescita dei prezzi, lasciando meno spazio per l’efficacia dello stimolo monetario. Pertanto, prevediamo solo un graduale allentamento delle condizioni finanziarie.

Previsioni

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*Consensus di Bloomberg.

1 Per gli USA, la crescita del PIL Q4/Q4 % è pari a 2,2% nel 2025 e a 1,7% nel 2026.
2 Tasso di disoccupazione urbana (fine periodo), non confrontabile con i dati di consenso.
3 Il deficit fiscale cinese di riferisce al saldo di bilancio aumentato (definizione più ampia) del FMI. Non confrontabile con i dati di consenso.
Fonte: Deutsche Bank AG, Bloomberg Finance L.P. Dati al 13 marzo 2025.