db Magazine September 7, 2025

Bankitalia, incidenza frodi limitata nel II semestre 2024 ma fenomeno resta insidioso

Secondo il Rapporto sulle operazioni di pagamento fraudolente in Italia nel secondo semestre 2024 della Banca d’Italia, i casi di frode hanno un'incidenza limitata rispetto al totale delle transazioni.

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I casi di frode hanno un'incidenza limitata rispetto al totale delle transazioni al dettaglio e le relative perdite per gli utenti sono in gran parte attenuate dai meccanismi di tutela previsti dalla normativa di settore.

È quanto indica la Banca d’Italia nel Rapporto sulle operazioni di pagamento fraudolente in Italia nel secondo semestre 2024. Tuttavia, continua il rapporto, anche se i volumi sono contenuti, le frodi rimangono un fenomeno insidioso. Infatti, il tasso di frode - cioè l'incidenza del valore delle transazioni fraudolente sul valore totale delle operazioni di pagamento - è dello 0,002% per i bonifici nel loro complesso, dello 0,017% per le operazioni con carte e dello 0,021% per quelle con moneta elettronica.

Tra i bonifici, quelli istantanei continuano a mostrare tassi di frode superiori (0,057%) rispetto ai bonifici ordinari (0,0015%).

Per quanto riguarda le operazioni a distanza (eCommerce) con carte di pagamento e moneta elettronica, queste – come indicato da Palazzo Koch - sono più esposte ai rischi di frode rispetto a quelle effettuate al punto fisico; il divario si è però ridotto nel 2024 in quanto è diminuita l'incidenza delle frodi negli acquisti online.

Restando sul tema delle frodi, sono più elevate in percentuale nelle operazioni transfrontaliere rispetto a quelle domestiche, in particolare per carte di pagamento e moneta elettronica.

Per quanto riguarda la frode "da manipolazione del pagatore", la Banca d’Italia sottolinea che si tratta di una frode molto insidiosa perché sfrutta informazioni sul cliente raccolte con tecniche di ingegneria sociale e lo induce a disporre volontariamente un pagamento verso un beneficiario fraudolento.

A cura de Il Sole 24 Ore