db Magazine October 13, 2025

Banche, crescono gli investimenti per la sicurezza delle filiali

Nel 2024 il settore bancario ha investito circa 461 milioni nella sicurezza delle filiali, con una media superiore ai 23.000 euro per sportello.

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Il settore bancario nel 2024 ha investito circa 461 milioni nella sicurezza delle filiali, con una media superiore ai 23.000 euro per sportello. Lo rivela l'indagine sulle spese per la sicurezza anticrimine condotta da Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza. Nel dettaglio, le misure di prevenzione antirapina e antifurto rappresentano la maggiore voce di costo con quasi 247 milioni di euro (53,5% del totale), con un incremento annuo del 13,8%.

Seguono le spese per la gestione del contante - trasporto e trattamento dei valori - pari a oltre 181 milioni (39,3%) e quelle destinate ai premi assicurativi, pari a 33 milioni di euro (7,2%). “La sicurezza è da sempre una priorità assoluta per il mondo bancario. Il calo delle rapine in banca, diminuite del 57% negli ultimi cinque anni, da 119 episodi nel 2020 a 51 nel 2024, rappresenta un risultato tangibile di questo lavoro e conferma l'importanza di mantenere sempre alta l'attenzione sul tema”, ha affermato il direttore generale dell'Abi, Marco Elio Rottigni. “In un contesto globale in continua evoluzione è sfida fondamentale di Abi e del settore promuovere una cultura della sicurezza, capace di coniugare protezione fisica e difesa cyber con un approccio unitario e strategico. Intensificare la collaborazione con le istituzioni e le Autorità preposte all'ordine pubblico rappresenta una condizione essenziale per affrontare con efficacia le sfide attuali e quelle future”, ha aggiunto Rottigni.

Con specifico riferimento alle spese per la protezione delle filiali, dall’indagine risulta che le banche hanno investito prevalentemente nell’acquisto, installazione e manutenzione degli impianti di sicurezza, per un totale di oltre 157 milioni (63,7%). Per i servizi di vigilanza è stata invece sostenuta una spesa superiore agli 84 milioni (pari al 34,1%), mentre per le attività di formazione è stato destinato un importo di oltre 5 milioni di euro (pari al 2,2%).

A cura de Il Sole 24 Ore