Quando Wall Street rallenta…
CIO Memo | Autori: Christian Nolting - Global Chief Investment Officer, Dr. Ulrich Stephan - Chief Investment Officer Germany, Michael Blumenroth - Senior Investment Strategist
CIO Memo | Autori: Christian Nolting - Global Chief Investment Officer, Dr. Ulrich Stephan - Chief Investment Officer Germany, Michael Blumenroth - Senior Investment Strategist
01. Cosa è successo?
Stiamo assistendo alla fine di un «bull market»? L’S&P 500 è salito del 38% dalla fine di Ottobre dell’anno scorso fino alla metà di Luglio di quest’anno, il Nasdaq 100 del 47% e l’indice delle cosiddette Magnifiche 7 del 67%. Il mercato aveva via via prezzato una crescita economica solida e un calo dell’inflazione. Le aspettative degli utili per il Q2 erano parecchio ambiziose.
Tuttavia, quando la stagione degli utili è effettivamente cominciata a metà luglio, la volatilità è aumentata parecchio. Le ragioni sono di ritrovare sia nei dati macroeconomici che nella stagione degli utili.
La Federal Reserve (Fed), in occasione dell’ultimo FOMC di fine Luglio, ha aperto la porta ad un possibile taglio dei tassi nel a Settembre ma specificato che la decisione dipenderà dai dati che arriveranno sul fronte inflattivo e dal mercato del lavoro.
Tuttavia, i dati che sono arrivati nei giorni immediatamente successivi come i sussidi di disoccupazione e l’indice ISM del settore manifatturiero hanno alimentato nel mercato la narrativa per cui la Fed potrebbe aver atteso troppo tempo prima di tagliare i tassi di interesse e per cui l’economia USA potrebbe essere a breve in recessione. Durante l’ultima settimana di Luglio, negli Stati Uniti si sono dichiarati nuovi disoccupati un numero di persone pari a quello osservato nel Novembre 2021. Il sottoindice dell’occupazione dell’indice ISM, che misura se il mercato del lavoro si è espanso o contratto rispetto al mese precedente, è sceso al livello più basso da Giugno 2020. Il report sul mercato del lavoro di Luglio ha confermato il quadro. L’economia USA ha aggiunto soltanto 114.000 nuovi occupati rispetto ad un consenso che se ne attendeva 185.000. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%.
La stagione degli utili del Q2 sta andando bene nel complesso, tuttavia alcune società blasonate non sono state in grado di rispettare in toto le aspettative degli analisti. Delle 342 società che hanno pubblicato i risultati finora, il 79% ha superato le aspettative. Gli utili hanno battuto le stime del 5% e sono visti in crescita del 13% in aggregato. Ma le azioni tecnologiche, particolarmente monitorate, hanno superato le aspettative soltanto del 2,8%.
Ulteriori news al di fuori degli Stati Uniti, inoltre, non stanno offrendo aiuto al sentiment dei mercati. Il conflitto in Medio Oriente sta impattando sui prezzi del petrolio. La decisione della Bank of Japan (BoJ) di aumentare i tassi di interesse ha prodotto un apprezzamento rapido del JPY nei confronti del USD. I dati macroeconomici cinesi indicano che, dopo la debolezza dei consumi domestici a causa del mercato immobiliare, ora anche le esportazioni stanno arrancando.
Infine, la principale economia europea, la Germania, continua ad essere afflitta da una crescita debole.
02. Come ha reagito il mercato?
Il mercato è passato da vedere un’opportunità a vedere ragioni per una certa cautela. L’indice CBOE VIX è salito oltre i 20 punti e l’indice MOVE per la volatilità delle obbligazioni sta aumentato anch’esso. I mercato azionari sono calati dai massimi di metà luglio: l’S&P 500 di circa il 6%, il Nasdaq 100 dell’11% e le Magnifiche 7 del 15%. In controtendenza, le società del Russell 2000, che beneficiano maggiormente dei tagli dei tassi di interesse, sono saliti del 4% su base mensile anche se più di recente anch’esso non è stato in grado di distanziarsi parecchio dall’andamento del resto del mercato.
Sui mercati obbligazionari si sono osservati forti guadagni. Il rendimento del Treasury a 2 anni è sceso al 3,93% - il minimo da 14 mesi – e il Treasury a 10 anni al 3,83%. Le altre asset class tipicamente «safe heaven» come oro e franco svizzero hanno registrato un guadagno.
03. Cosa significa per gli investitori?
Crediamo che la nostra valutazione più cauta in vista della stagione estiva abbia trovato una conferma. Dopo l’ottimo andamento del mercato, una correzione dei mercati era fisiologica e potrebbe proseguire fintanto che la Fed non comincerà a tagliare i tassi. Un’occasione in cui la Fed potrebbe trasmettere questo messaggio sarà il simposio delle Banche Centrali a Jackson Hole tra il 22 e il 24 di Agosto. La stagione degli utili potrebbe continuare a fornire un catalyst.
In questo quadro, crediamo che un aumento della volatilità nel corso delle prossime settimane sia possibile, ma non vediamo ragioni fondamentali per un «bear market». Da un lato, i tagli dei tassi delle Banche Centrali sono ormai sul banco di discussione e la stagione degli utili sta portando buoni risultati nel complesso. Continuiamo a suggerire un approccio «barbell» sull’azionario mantenendo in portafoglio le Large Cap – tra cui le grandi società tech USA – ma anche le Small Cap che potrebbero beneficiare quando arriveranno i tagli dei tassi di interesse e l’economia riprenderà slancio. Le correzioni del mercato possono essere interpretate come un’opportunità di acquisto.
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