Le delicate dinamiche di “Una famiglia moderna”

La vicenda si apre con un viaggio a Roma che vede riuniti tutti i componenti di una bella famiglia norvegese, colta e benestante, in occasione del settantesimo anniversario del padre. Ma da quella che sembrava l’occasione per ribadire solidi legami e inossidabili affetti, arriva invece un annuncio spiazzante: la decisione degli ormai anziani genitori di separarsi.

Un evento del tutto inaspettato per quella che era considerata una coppia pressoché perfetta agli occhi dei tre figli: Liv, Ellen e Håkon, che si alternano nei vari capitoli come voce narrante. I tre, con modalità e risultati diversi, si trovano costretti a fare i conti con lo shock iniziale e con una nuova realtà capace di porre tutte le loro vite, passate e presenti, sotto una nuova e diversa luce. Così, la maggiore Liv rovescia sul proprio matrimonio la crisi e il disorientamento di cui è vittima; la sorella Ellen, dalla brillante carriera lavorativa ma il cui desiderio di maternità è frustrato dall’impossibilità di avere figli, si trova a mettere in discussione le sue scelte di vita e di coppia; il terzogenito Håkon, assai più giovane, inizialmente convinto della propria emancipazione, si scontra con la consapevolezza di non aver ancora davvero tagliato il cordone ombelicale.

Con “Una famiglia moderna”, il suo romanzo di maggior successo (nominato come “Miglior libro dell’anno” dai librai norvegesi), arriva per la prima volta in Italia la scrittrice norvegese Helga Flatland, apprezzatissima nel proprio Paese d’origine. Ma le storie raccontate sono senza dubbio universali e capaci di coinvolgere a tutte le latitudini: i complessi e insostituibili rapporti tra fratelli, il gioco dei ruoli all’interno della famiglia, le insicurezze di ciascuno, l’insopprimibile esigenza e al tempo stesso la difficoltà di comunicare con chi ci sta più vicino. Una vicenda fatta di dialoghi, situazioni, riflessioni e priva di eventi eclatanti, raccontata con stile limpido e pulito venato di qualche lampo di humor: un meccanismo narrativo capace di appassionare il lettore e di coinvolgerlo profondamente fino all’ultima pagina.

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