Nel primo semestre 2021, secondo i dati del Tesoro, le entrate tributarie hanno fatto segnare una crescita del 14,5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, anche se persiste una situazione di disomogeneità provocata dalla pandemia.
Le entrate tributarie in Italia sono aumentate del 14,5% nel primo semestre 2021, in confronto allo stesso periodo del 2020.
Nel dettaglio, secondo i dati del Tesoro, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza ammontano a 213,379 miliardi di euro, segnando un incremento di 27,075 miliardi rispetto al periodo gennaio-giuno di un anno fa.
Nel mese di giugno le entrate sono aumentate di 7,139 miliardi (+19,5%), grazie all'incremento di gettito delle imposte dirette (+11,5%, pari a 2,8 miliardi) e delle imposte indirette (+35,5%, pari a 4,339 miliardi).
Nel dettaglio, nei primi sei mesi del 2021 le imposte dirette sono state pari a 117,916 miliardi di euro, con un incremento di 9,474 miliardi (+8,7%).
Il gettito dell’Irpef si è attestato a 95,589 miliardi, con una crescita di 7,145 miliardi (+8,1%), riconducibile anche all’andamento delle ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+823 milioni, +2%) e delle ritenute dei lavoratori autonomi (+755 milioni, +14,4%).
Hanno registrato un andamento positivo anche le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+ 4,283 miliardi, +11,1%), il cui gettito ha beneficiato della proroga disposta dal “Decreto Ristori” a favore dei sostituti d’imposta che, a decorrere dal mese di marzo 2021, hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020.
Le imposte indirette ammontano a 95,463 miliardi di euro, in aumento di 17,601 miliardi (+22,6%), per effetto prevalentemente del gettito Iva (+13,650 miliardi, +28,5%) e, in particolare, l’Iva sugli scambi interni (+12,082 miliardi, +28,2%).
Tutti i diritti riservati. Gli articoli, i materiali, i contenuti ed i servizi presenti sulle pagine web raggiungibili da questo indirizzo https://www.deutsche-bank.it/news/detail/dbmagazine sono destinati ad un utilizzo personale e non professionale e non possono essere copiati, trasmessi, pubblicati, distribuiti o sfruttati commercialmente senza l’esplicito consenso scritto del Gruppo Deutsche Bank S.p.A.. Tutti i materiali pubblicati, inclusi a titolo esemplificativo, articoli di informazione, fotografie, immagini, illustrazioni, sono protetti dalle leggi sul diritto d’autore e sono di proprietà dell’editore o di chi legittimamente disponga dei diritti relativi. Le informazioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute attendibili: tuttavia il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. non ha effettuato una verifica indipendente relativa a tali informazioni e declina ogni responsabilità a riguardo. Conseguentemente, nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita, né alcun affidamento può essere fatto riguardo alla precisione, completezza o correttezza delle informazioni e delle opinioni contenute in questo documento. Gli articoli, le ricerche e gli studi pubblicati rappresentano esclusivamente le opinioni e i punti di vista dei relativi autori: esse non riflettono necessariamente le opinioni di Deutsche Bank S.p.A. né di qualsiasi società controllata o consociata del Gruppo Deutsche Bank S.p.A.. Né l’autore né il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. possono essere ritenuti responsabili per danni derivanti dall’utilizzo della presente pubblicazione, tranne per quanto è previsto dalla normativa applicabile. Il Gruppo Deutsche Bank S.p.A cercherà in tutti i modi di evitare la pubblicazione di informazioni erronee ed affermazioni che possano in alcun modo essere considerate lesive di diritti di terzi. Le informazioni riportate hanno solo uno scopo informativo, non sono da intendersi, interpretarsi o considerarsi in alcun modo come messaggio promozionale ovvero offerte di vendita o sollecitazioni a sottoscrivere, invito ad acquistare o vendere o come raccomandazione ad acquistare o collocare qualsiasi tipo di strumento finanziario, nè come giudizi da parte del Gruppo Deutsche Bank S.p.A. sull’opportunità dell’investimento in alcuno dei prodotti illustrati, o ricerca in materia di investimenti, né tantomeno costituiscono una raccomandazione ad eseguire alcun tipo di operazione. Quanto ad eventuali richiami di natura fiscale qui contenuti, va rilevato che i livelli e le basi di tassazione a cui fanno riferimento gli articoli pubblicati sono suscettibili di cambiamenti rispetto alla data di pubblicazione e possono incidere sul valore dell’investimento; il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. non ha l'obbligo di mantenere aggiornate queste informazioni, né tantomeno di aggiornarle. La distribuzione di questo documento in altre giurisdizioni può essere soggetta a restrizioni e pertanto le persone alle quali dovesse pervenire tale documento si dovranno informare sull’esistenza di tali restrizioni ed osservarle. Ulteriori informazioni sono disponibili su richiesta.
Nel primo semestre 2021, secondo i dati del Tesoro, le entrate tributarie hanno fatto segnare una crescita del 14,5% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, anche se persiste una situazione di disomogeneità provocata dalla pandemia.
Le entrate tributarie in Italia sono aumentate del 14,5% nel primo semestre 2021, in confronto allo stesso periodo del 2020.
Nel dettaglio, secondo i dati del Tesoro, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza ammontano a 213,379 miliardi di euro, segnando un incremento di 27,075 miliardi rispetto al periodo gennaio-giuno di un anno fa.
Nel mese di giugno le entrate sono aumentate di 7,139 miliardi (+19,5%), grazie all'incremento di gettito delle imposte dirette (+11,5%, pari a 2,8 miliardi) e delle imposte indirette (+35,5%, pari a 4,339 miliardi).
Nel dettaglio, nei primi sei mesi del 2021 le imposte dirette sono state pari a 117,916 miliardi di euro, con un incremento di 9,474 miliardi (+8,7%).
Il gettito dell’Irpef si è attestato a 95,589 miliardi, con una crescita di 7,145 miliardi (+8,1%), riconducibile anche all’andamento delle ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+823 milioni, +2%) e delle ritenute dei lavoratori autonomi (+755 milioni, +14,4%).
Hanno registrato un andamento positivo anche le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+ 4,283 miliardi, +11,1%), il cui gettito ha beneficiato della proroga disposta dal “Decreto Ristori” a favore dei sostituti d’imposta che, a decorrere dal mese di marzo 2021, hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020.
Le imposte indirette ammontano a 95,463 miliardi di euro, in aumento di 17,601 miliardi (+22,6%), per effetto prevalentemente del gettito Iva (+13,650 miliardi, +28,5%) e, in particolare, l’Iva sugli scambi interni (+12,082 miliardi, +28,2%).
A cura della redazione de Il Sole 24 Ore
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