db Magazine March 24, 2023

Industria, il fatturato di quella italiana sale del 18% nel 2022

Secondo i dati pubblicati dall’Istat, il fatturato dell’industria ha registrato un aumento lo scorso anno rispetto al 2021, anche se il ritmo di crescita è rallentato.

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Nel 2022, il fatturato dell’industria italiana ha registrato complessivamente una crescita del 18% rispetto al 2021.
Nonostante l’andamento al rialzo, tuttavia, come indicato dall’Istat, c’è stato un rallentamento rispetto all’anno precedente.
A livello congiunturale, la prima metà del 2022 è stata caratterizzata da una forte espansione, che è stata controbilanciata dal terzo e quarto trimestre, più deboli.
In riferimento all’indicatore di volume, relativo al solo settore manifatturiero, risulta in crescita in media d'anno, seppure in misura molto più contenuta dell'indice in valore. L’Istat stima che a dicembre, al netto dei fattori stagionali, sia aumentato dello 0,7% congiunturale, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati (+0,8% sul mercato interno e +0,6% su quello estero), mentre corretto per gli effetti di calendario è cresciuto in termini tendenziali del 14,9%, con incrementi del 14,7% sul mercato interno e del 15,2% su quello estero.

Andando a esaminare i principali comparti industriali, a dicembre gli indici destagionalizzati del fatturato hanno fatto segnare un aumento congiunturale per i beni di consumo (+2,2%), i beni strumentali (+0,6%) e i beni intermedi (+0,2%), mentre registrano una flessione su base mensile per l’energia (-2,5%).

Dal punto di vista tendenziale, i rialzi più marcati sono stati messi a segno da beni strumentali (+21,9%), energia (+18,4%) e beni di consumo (+17,5%), più contenuto l’andamento dei beni intermedi (+5,2%).

Con riferimento al comparto manifatturiero, tutti i settori di attività economica hanno mostrato una crescita tendenziale, ad eccezione del comparto chimico. Corretto per gli effetti di calendario, a dicembre il volume del fatturato del comparto manifatturiero è cresciuto in termini tendenziali del 4,4%, con un incremento molto più contenuto di quello in valore (+14,3%).

A cura de Il Sole 24 Ore