db Magazine December 29, 2025

Per sei direttori finanziari italiani su dieci il rischio geopolitico potrebbe avere un impatto sui ricavi

Il 58% dei Cfo teme un impatto diretto sul fatturato nei prossimi sei mesi, come risulta dall’ultimo report di Deloitte “Affrontare la nuova realtà geopolitica. Le sfide e le opportunità per i Cfo italiani”.

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L’attuale scenario globale sempre più complesso - in cui conflitti, protezionismo e tensioni commerciali sembrano essere diventati la nuova normalità - crea una situazione di incertezza che pesa sempre di più sulle strategie aziendali. È in questo quadro che il 58% dei Cfo teme un impatto diretto sul fatturato nei prossimi sei mesi.

I Chief financial officer (direttore finanziari) delle imprese italiane ritengono che le tensioni geopolitiche rappresentino una minaccia capace di mettere alla prova la resilienza e le prospettive di crescita delle imprese.
Tuttavia, solo il 5% di loro si sta dotando di una struttura dedicata al monitoraggio e alla gestione dei rischi geopolitici.

Sono alcuni degli elementi che emergono dal nuovo report di Deloitte “Affrontare la nuova realtà geopolitica. Le sfide e le opportunità per i Cfo italiani”, a partire da uno studio condotto su oltre 1.500 Cfo in 14 Paesi europei.

In particolare, secondo lo studio, l’attuale situazione di incertezza influisce sulle strategie di investimento delle aziende italiane: solo 2 Cfo su 10 si dichiarano propensi ad assumere nuovi rischi (-10 punti percentuali rispetto all’anno scorso) in sede di pianificazione strategica del proprio business.

Tuttavia, non si registra una riduzione generalizzata degli investimenti, piuttosto, si punta a ottimizzare determinate strategie di investimento, dando priorità alla trasformazione digitale (48% dei Cfo prevede un aumento budget) e all’efficientamento interno delle operation aziendali (42%).
In questo senso, le fonti di finanziamento preferite dai Cfo sono l’autofinanziamento (61%) e i prestiti bancari (43%), mentre equity e debito societario risultano meno appetibili in un contesto di incertezza e forte volatilità dei mercati.

Inoltre, risulta emergere un quadro di cautela: più di un terzo (37%) dei Cfo italiani preferisce attendere ulteriori sviluppi, vista l’elevata dinamicità della situazione attuale.

A cura de Il Sole 24 Ore