Smart working, dimissioni volontarie e crisi occupazionale femminile. Com’è cambiato il lavoro post pandemia
Svolgere l’attività a distanza è diventato una consuetudine per un numero sempre crescente di dipendenti. Ma iniziano a pesare alcuni svantaggi. Ecco come il Covid ha trasformato il mondo del lavoro
Gli ultimi dati forniti dall’Istat sul mondo del lavoro, riferiti a dicembre 2021, indicano rispetto al mese precedente un aumento dei contratti a termine (+59mila) contrapposto a un calo dei posti fissi e degli occupati indipendenti (rispettivamente -7mila e -51mila), mentre il tasso di occupazione è tornato ai livelli pre-pandemia. Sono però in atto una serie di fenomeni che, complice anche l’emergenza Covid-19, stanno trasformando il mercato del lavoro, mettendo in luce nuove problematiche.
Dimissioni volontarie
Negli Stati Uniti la chiamano “Great Resignation” ed è la nuova tendenza, che sta prendendo piede anche in Italia, che spinge molti lavoratori a dimettersi volontariamente. La maggior parte delle aziende, il 75%, è colta alla sprovvista da queste decisioni prese principalmente dai giovani impiegati, che lasciano per due motivi: dare un nuovo senso alla propria vita oppure sfuggire a un clima negativo in ufficio.
Occupazione femminile
La pandemia ha segnato un peggioramento nelle condizioni di lavoro delle donne: il tasso di occupazione femminile nel 2020 è sceso infatti al 49%, il dato più basso dal 2013 (gli ultimi rilievi lo danno al 50,5%). A essere maggiormente colpite sono le donne più giovani e quelle che abitano nelle regioni del Sud. Inoltre, quasi 2 milioni sono state costrette a part-time involontari pur di non perdere il posto, mentre sono solo 850mila gli uomini che hanno affrontato la stessa problematica.
Smart working
Dopo essere diventata una consuetudine nei periodi di emergenza, è ora difficile per i dipendenti rinunciare al lavoro da remoto. Diverse ricerche, infatti, dimostrano che gli impiegati sarebbero anche intenzionati a vedersi ridurre lo stipendio pur di poter continuare a svolgere le attività da casa. E non è un caso, quindi, che siano in costante aumento da parte delle aziende le offerte che prevedono di proseguire con impieghi a distanza. E se tra i vantaggi, particolarmente sentiti dalle donne, vi sono la possibilità di gestire meglio gli impegni familiari e una maggiore libertà nell’organizzazione degli orari, si iniziano però anche a riscontrare alcuni svantaggi, come l’aumento del costo delle bollette domestiche e un crescente senso di isolamento dai colleghi.
A cura di OF Network
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