db Premium Magazine March 12, 2025

Effetto Trump

Il susseguirsi di notizie sull’imposizione di dazi commerciali da parte degli Stati Uniti contribuisce alla creazione di un clima di incertezza

MARKET-OUTLOOK-marzo2025

A cura del Team CIO di Deutsche Bank – Private Bank Italy

Contesto macroeconomico

I mercati finanziari si stanno scontrando con un contesto di incertezza molto elevata. Dall’inizio di febbraio, il Presidente Trump ha imposto nuovi dazi, ne ha annunciati di nuovi e ne ha sospesi alcuni.

Su questo fronte, i piani futuri di Trump dipenderanno dagli obiettivi strategici, protezionistici e strutturali dell’amministrazione USA. Ma al momento la situazione sulle tariffe non è delineata in maniera chiara e i Paesi colpiti dai dazi hanno già annunciato alcune contromisure. I dati macroeconomici negli Stati Uniti sembrano indicare un rallentamento dell’attività economica nel primo trimestre del 2025, mentre in Europa le prospettive dell’economia dovrebbero migliorare dopo l’annuncio del maxi piano fiscale in Germania e l’allentamento delle regole fiscali europee per consentire un aumento degli investimenti nel settore della difesa. 

Obbligazionario

I rendimenti dei Treasury USA sono scesi nei primi due mesi dell’anno e gli indici del mercato obbligazionario registrano performance positive. Gli spread dei titoli di Stato dell’Eurozona si sono ristretti. I flussi di capitale sul mercato delle obbligazioni societarie hanno assorbito le nuove emissioni e gli spread sui mercati europeo hanno proseguito la discesa dall’inizio dell’anno.
Durante questo periodo il segmento dei titoli societari High Yield (HY) ha segnato la performance migliore tra i diversi comparti del mercato obbligazionario, con un conseguente restringimento degli spread. Negli Stati Uniti, gli spread su entrambi i mercati del credito sono in aumento rispetto ai livelli di inizio anno. 

Azionario

Nonostante le incertezze politiche legate alle elezioni in Germania e alle manovre commerciali degli Stati Uniti che potrebbero gravare sull’Europa, i mercati azionari europei hanno guadagnato di più delle controparti statunitensi le quali, al contrario, stanno attraversando una fase più complicata. Quest’ultime, infatti, avevano registrato forti rialzi all’inizio dell’anno, ma dal lancio di DeepSeek (la società di IA cinese) sono entrate in una fase di stallo, con crescenti dubbi riguardo ai piani di spesa delle maggiori società tecnologiche nel mondo dell’IA. In questa fase, inoltre, la Fed ha manifestato dei toni più cauti rispetto alla BCE che, nella riunione di marzo, ha tagliato nuovamente i tassi di interesse. Dall’inizio dell’anno, fatta eccezione per i mercati USA e per alcuni mercati asiatici, le performance delle maggiori Borse globali sono in territorio positivo. 

Materie prime & Tassi di cambio

Dopo aver superato brevemente gli USD 80 al barile a metà gennaio, i prezzi del Brent sono diminuiti fin sotto i USD 73 al barile in seguito al miglioramento della situazione geopolitica in Medio Oriente e l’aumento della produzione petrolifera USA.

Le incertezze in merito alle tariffe e i timori per un ritorno dell’inflazione, insieme alla debolezza del dollaro statunitense, hanno dato ulteriore sostegno ai prezzi dell’oro che al momento si trovano intorno ai 2.900 USD l’oncia.


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