db Magazine April 7, 2025

In Europa investimenti immobiliari a 50 miliardi nel primo trimestre 2025

Il volume degli investimenti nel real estate europeo è destinato a superare i 50 miliardi di euro nei primi tre mesi dell’anno, con un incremento del 28% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, secondo quanto emerge da un report di Savills.

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Nel primo trimestre del 2025, il volume degli investimenti nel real estate europeo è destinato a superare i 50 miliardi di euro, mettendo a segno un aumento del 28% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

È quanto emerge da un report di Savills, secondo il quale questo slancio permetterà una crescita complessiva degli investimenti, con volumi che raggiungeranno i 216 miliardi di euro a fine 2025 (+13%).

Savills prevede anche una ripresa diffusa del mercato immobiliare europeo, con particolare focus su paesi come la Francia, l’Irlanda e il Portogallo, che dovrebbero registrare un balzo significativo dei volumi rispetto al primo trimestre del 2024.
Anche per l’Italia si attende un aumento dei volumi nel primo trimestre, grazie soprattutto a retail, logistica e hospitality.

Considerando l’intero 2025, il trend sarà ancora più positivo nella seconda metà dell’anno grazie a una politica monetaria più espansiva e a rendimenti in compressione che riporteranno sul mercato gli investitori core e i grandi investitori istituzionali internazionali.

Per la prima metà del 2025 ci aspettiamo una sostanziale stabilità, mentre una ripresa più dinamica è attesa per la seconda metà dell’anno. I costi di finanziamento non sono ancora scesi in modo significativo e l'economia globale è caratterizzata da un elevato grado di incertezza. Gli investitori con una strategia value-add saranno i più attivi, ma anche quelli core torneranno nel mercato”, ha affermato Marco Montosi, Head of Investment di Savills per l’Italia, sottolineando che “il living rimarrà uno dei settori più interessanti, soprattutto per quanto riguarda il segmento più maturo degli studentati mentre proposte selezionate nel mercato retail out-of-town offrono un profilo rischio-rendimento interessante”.

A cura de Il Sole 24 Ore