Ritorna la fiducia nel futuro. Ottimista anche il mondo del turismo
Lo certifica l’Istat, l’istituto nazionale di statistica, che fa notare come il nuovo indicatore sul sentiment dei consumatori e delle imprese si avvicina al valore del febbraio 2020, prima dello scoppio della pandemia. La crescita più marcata si raggiunge nel settore dei servizi di mercato. E, a sorpresa, lo scenario si tinge di rosa anche per il turismo.
Arrivano segnali positivi dall’indice del clima di fiducia di famiglie e imprese, registrato periodicamente dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica. Nel mese di maggio 2021, infatti, l’indicatore ha segnato un significativo aumento, che ha riportato il valore vicino a quello di febbraio 2020, prima dello scoppio della pandemia.
Fiducia dei consumatori
L’indice misura, attraverso un’indagine telefonica a campione, il sentiment dei clienti consumatori in relazione a temi come lo stato dell’economia italiana, l’occupazione e il bilancio familiare. A maggio 2021 è arrivato a raggiungere quota 110,6 (contro i precedenti 102,3). Si evidenzia, in particolare, un balzo verso l’alto dell’indicatore per il “clima economico” (da 91,6 a 116,2) e di quello sul futuro (da 109,6 a 122,5). Più contenuti, invece, i dati relativi al “clima personale”, oggi a 108,7 (era a 105,9 durante la pandemia).
Fiducia delle imprese
Anche a un campione di aziende è stato richiesto di rispondere a domande relative all’andamento economico del Paese. E come per i consumatori si nota un miglioramento della fiducia in tutti i settori: da 97,9 a 106,7.
In particolare, nell’industria manifatturiera l’indice sale da 106,0 a 110,2 e nelle costruzioni da 148,5 a 153,9. Anche nei servizi di mercato si registra un aumento accentuato: l’indice sale da 87,6 a 98,4; mentre nel commercio al dettaglio l’incremento è meno ampio, da 96,0 a 99,3.
La fiducia, specifica l’Istat, migliora in modo rilevante nel settore del turismo e in quello del trasporto e magazzinaggio. Mentre per quanto riguarda il commercio al dettaglio sono positivi non solo i giudizi ma anche le aspettative sulle vendite.
Tutti i diritti riservati. Gli articoli, i materiali, i contenuti ed i servizi presenti sulle pagine web raggiungibili da questo indirizzo https://www.deutsche-bank.it/news/detail/dbmagazine sono destinati ad un utilizzo personale e non professionale e non possono essere copiati, trasmessi, pubblicati, distribuiti o sfruttati commercialmente senza l’esplicito consenso scritto del Gruppo Deutsche Bank S.p.A.. Tutti i materiali pubblicati, inclusi a titolo esemplificativo, articoli di informazione, fotografie, immagini, illustrazioni, sono protetti dalle leggi sul diritto d’autore e sono di proprietà dell’editore o di chi legittimamente disponga dei diritti relativi. Le informazioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute attendibili: tuttavia il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. non ha effettuato una verifica indipendente relativa a tali informazioni e declina ogni responsabilità a riguardo. Conseguentemente, nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita, né alcun affidamento può essere fatto riguardo alla precisione, completezza o correttezza delle informazioni e delle opinioni contenute in questo documento. Gli articoli, le ricerche e gli studi pubblicati rappresentano esclusivamente le opinioni e i punti di vista dei relativi autori: esse non riflettono necessariamente le opinioni di Deutsche Bank S.p.A. né di qualsiasi società controllata o consociata del Gruppo Deutsche Bank S.p.A.. Né l’autore né il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. possono essere ritenuti responsabili per danni derivanti dall’utilizzo della presente pubblicazione, tranne per quanto è previsto dalla normativa applicabile. Il Gruppo Deutsche Bank S.p.A cercherà in tutti i modi di evitare la pubblicazione di informazioni erronee ed affermazioni che possano in alcun modo essere considerate lesive di diritti di terzi. Le informazioni riportate hanno solo uno scopo informativo, non sono da intendersi, interpretarsi o considerarsi in alcun modo come messaggio promozionale ovvero offerte di vendita o sollecitazioni a sottoscrivere, invito ad acquistare o vendere o come raccomandazione ad acquistare o collocare qualsiasi tipo di strumento finanziario, nè come giudizi da parte del Gruppo Deutsche Bank S.p.A. sull’opportunità dell’investimento in alcuno dei prodotti illustrati, o ricerca in materia di investimenti, né tantomeno costituiscono una raccomandazione ad eseguire alcun tipo di operazione. Quanto ad eventuali richiami di natura fiscale qui contenuti, va rilevato che i livelli e le basi di tassazione a cui fanno riferimento gli articoli pubblicati sono suscettibili di cambiamenti rispetto alla data di pubblicazione e possono incidere sul valore dell’investimento; il Gruppo Deutsche Bank S.p.A. non ha l'obbligo di mantenere aggiornate queste informazioni, né tantomeno di aggiornarle. La distribuzione di questo documento in altre giurisdizioni può essere soggetta a restrizioni e pertanto le persone alle quali dovesse pervenire tale documento si dovranno informare sull’esistenza di tali restrizioni ed osservarle. Ulteriori informazioni sono disponibili su richiesta.
Lo certifica l’Istat, l’istituto nazionale di statistica, che fa notare come il nuovo indicatore sul sentiment dei consumatori e delle imprese si avvicina al valore del febbraio 2020, prima dello scoppio della pandemia. La crescita più marcata si raggiunge nel settore dei servizi di mercato. E, a sorpresa, lo scenario si tinge di rosa anche per il turismo.
Arrivano segnali positivi dall’indice del clima di fiducia di famiglie e imprese, registrato periodicamente dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica. Nel mese di maggio 2021, infatti, l’indicatore ha segnato un significativo aumento, che ha riportato il valore vicino a quello di febbraio 2020, prima dello scoppio della pandemia.
Fiducia dei consumatori
L’indice misura, attraverso un’indagine telefonica a campione, il sentiment dei clienti consumatori in relazione a temi come lo stato dell’economia italiana, l’occupazione e il bilancio familiare. A maggio 2021 è arrivato a raggiungere quota 110,6 (contro i precedenti 102,3). Si evidenzia, in particolare, un balzo verso l’alto dell’indicatore per il “clima economico” (da 91,6 a 116,2) e di quello sul futuro (da 109,6 a 122,5). Più contenuti, invece, i dati relativi al “clima personale”, oggi a 108,7 (era a 105,9 durante la pandemia).
Fiducia delle imprese
Anche a un campione di aziende è stato richiesto di rispondere a domande relative all’andamento economico del Paese. E come per i consumatori si nota un miglioramento della fiducia in tutti i settori: da 97,9 a 106,7.
In particolare, nell’industria manifatturiera l’indice sale da 106,0 a 110,2 e nelle costruzioni da 148,5 a 153,9. Anche nei servizi di mercato si registra un aumento accentuato: l’indice sale da 87,6 a 98,4; mentre nel commercio al dettaglio l’incremento è meno ampio, da 96,0 a 99,3.
La fiducia, specifica l’Istat, migliora in modo rilevante nel settore del turismo e in quello del trasporto e magazzinaggio. Mentre per quanto riguarda il commercio al dettaglio sono positivi non solo i giudizi ma anche le aspettative sulle vendite.
A cura della redazione di OFNetwork
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