db Premium Magazine CIO View December 11, 2023

CIO Chartbook Europa | dicembre 2023

Outlook macroeconomico, Obbligazionario, Azionario, Materie prime e Valute.

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Temi del mese 

Macro: Mentre la crescita del PIL del 3Q in Europa è stata prossima allo zero, gli Stati Uniti hanno evidenziato una crescita relativa più dinamica pari all’1,2% trimestre su trimestre, o come viene riportato ufficialmente del 5,2% annualizzato. Gli indicatori economici di Novembre, al contrario, sono stati contradditori negli Stati Uniti mentre hanno dato segnali di stabilizzazione, anche se su bassi livelli, in Europa. Considerato che le decisioni delle Banche Centrali continueranno a dipendere dagli sviluppi dei dati macroeconomici, l’attuale situazione di dati contradditori e tendenti al debole unita ad una dinamica inflattiva e del mercato del lavoro in lenta ma graduale diminuzione suggeriscono una probabile prosecuzione del periodo di pausa dei rialzi dei tassi.

Obbligazionario: I dati favorevoli sull’inflazione e le pause agli aumenti dei tassi di BCE e FED alla fine di Ottobre/inizio di Novembre hanno supportato un significativo miglioramento del sentiment e una discesa dei rendimenti sui mercati obbligazionari. In particolare, sono scesi i rendimenti delle obbligazioni a più lungo termine. All’interno dell’Eurozona, gli spread nei confronti dei Paesi Core si sono compressi, un movimento supportato tra l’altro dal miglioramento dell’outlook negativo da parte di Moody’s sui titoli governativi italiani. Il sentiment più supportivo ha giovato anche sul mercato del credito e ha aiutato gli spread sul segmento Investment Grade (IG) e High Yield (HY) a diminuire durante il mese di Novembre.

Azionario: Dopo la momentanea correzione di Ottobre, il sentiment si è invertito all’inizio di Novembre dopo che le Banche Centrali hanno messo in pausa il ciclo di aumenti dei tassi ed è cominciato un recupero sui mercati azionari internazionali, con alcuni operatori di mercato che hanno cominciato a parlare del rally di fine anno. La resilienza dell’economia statunitense e le maggiori probabilità di un «soft landing» sono stati alla base di un recupero dei corsi azionari portando l’indice MSCI World, il TOPIX, l’S&P 500 e il Nasdaq 100 verso i massimi dell’anno. Il principale focus nel medio termine sarà probabilmente la stagione degli utili. Il consenso attuale proietta ancora una crescita degli utili per l’anno prossimo.

Materie prime e FX: L’OPEC+ probabilmente effettuerà nuovi tagli alla produzione per evitare un nuovo surplus di petrolio per l’anno prossimo e sostenerne i prezzi. È possibile che i rischi al rialzo per i prezzi del greggio saranno causati dalla geopolitica (l’obiettivo per il Brent a Dicembre 2024 è a $88/b). I prezzi delle materie prime industriali (ad eccezione del rame) sono saliti durante l’ultimo mese grazie alla pausa delle Banche Centrali e il conseguente miglioramento delle aspettative di crescita. Oltre ad un indebolimento dell’USD, i rischi geopolitici e la relative incertezze hanno spinto al rialzo i prezzi dell’oro. I dati macro economici migliori delle aspettative in Eurozona hanno supportato un apprezzamento dell’EUR nei confronti dell’USD.

Fonte: Deutsche Bank AG; Dati a Dicembre 2023