CIO View September 1, 2025

Italia: Un passo alla volta

PERSPECTIVES Special Agosto 2025 | Autori: Daniel Sacco, CESGA Investment Officer EMEA - Alberto Bianchi Investment Officer EMEA

Key takeaways
 
• Il passaggio da una crescita guidata dagli investimenti ad un'economia sostenuta principalmente dal consumo privato porterà alcune sfide per il futuro.
 
• La politica statunitense ha molteplici implicazioni. Un aumento della spesa per la difesa potrebbe sostenere la crescita europea, ma i dazi del 15% sulle importazioni statunitensi rappresenta un onere importante.
 
• La diminuzione dello spread italiani dovrebbe superare le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito. La composizione settoriale potrebbe sostenere ancora il mercati azionario italiano.

Italia-Un-passo-alla-volta

Sommario

  1. Macroeconomia
  2. Un aggiornamento sul NGEU
  3. Gli sviluppi fiscali
  4. Le tariffe commerciali
  5. Lo spread dei titoli di Stato italiani
  6. Mercati azionari e composizione settoriale
  7. Conclusioni

Conclusioni

L'economia italiana ha superato buona parte dei Paesi membri della zona euro negli ultimi anni.

Ma il suo momentum potrebbe diminuire d’ora in avanti man mano che il boom di investimenti sostenuto dai fondi NGEU e dal Superbonus viene meno. Sarà necessario passare a un'economia più orientata ai consumi, un cambiamento non privo di rischi, soprattutto di fronte all'aumento delle tariffe commerciali statunitensi sui beni dell'UE. Tuttavia, i paesi dell'UE potrebbero beneficiare da un eventuale rafforzamento del mercato interno dell'Unione stessa, che ha ancora un potenziale inespresso nonostante i suoi 30 anni dalla creazione. Le barriere commerciali all'interno dell'UE sono ancora sostanziali. Il FMI indica che una riduzione delle attuali barriere commerciali fino al livello degli Stati Uniti potrebbe aumentare la produttività dell'UE di quasi 7 punti percentuali (ppts) nel lungo termine. Ciò dimezzerebbe l'attuale divario di produttività tra le economie avanzate dell'UE e gli Stati Uniti, aumentando significativamente il potenziale di crescita dell'Europa. Nel medio termine, è probabile che il governo italiano rimanga efficace nel raggiungere i traguardi e gli obiettivi stabili dal PNRR per ricevere le ultime tranche dei fondi del NGEU, che auspicabilmente contribuiranno alla produttività di lungo termine dell’economia domestica. L'Italia dovrebbe trarre vantaggio anche dai cambiamenti fiscali in corso a livello europeo (ad esempio, l'aumento della spesa per la difesa).

I mercati finanziari domestici hanno continuato a fare bene rispetto agli altri mercati europei nel 2025: la performance del FTSE MIB continua ad essere favorita da fattori specifici come la composizione settoriale. La crescita degli utili prevista nei prossimi anni è ancora solida al momento e le sue valutazioni sono relativamente contenute. Questa sovraperformance potrebbe essere trovare un ulteriore elemento favorevole dal cambiamento di attenzione degli investitori globali verso i mercati europei e a discapito di quelli degli Stati Uniti.

Lo spread dei titoli di Stato italiani rispetto al Bund si è ristretto molto negli scorsi anni. In tutta Europa, potrebbero riemergere preoccupazioni sulla sostenibilità del debito, specialmente se i dazi statunitensi dovessero provocare un rallentamento economico significativo, portando ad alcuni movimenti di avversione al rischio e penalizzando gli spread EGB-Bund. Tuttavia, il governo italiano sembra essere su un percorso credibile di consolidamento fiscale e i cambiamenti in corso nel panorama fiscale europeo potrebbero offrire supporto allo spread BTP-Bund in particolare e mantenerlo su livelli più bassi rispetto al passato. Sebbene non prevediamo ulteriori restringimenti degli spread, l'opportunità di carry offerta dai BTP è ancora attraente e dovrebbe essere un fattore di sostegno alla domanda di BTP da parte degli investitori.