db Premium Magazine June 8, 2023

Arabba, paradiso dell’outdoor

Un’estate all’insegna dell’attività all’aria aperta, in una delle località più affascinanti delle Dolomiti.

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Credit foto: ph Arabba-Fodom-Turismo

Si è avuto modo di ammirarla lo scorso 26 maggio, quando ha ospitato una delle tappe più impegnative e importanti del Giro d’Italia: Arabba,(in lingua ladina “Rèba”) è uno tra i paesi più caratteristici dell’arco alpino, a 1602 metri di altezza nella valle di Fodom, in provincia di Belluno. Stretta nell’abbraccio delle imponenti vette del Gruppo del Sella, ai piedi del Passo Pordoi e del Passo Campolongo e verso sud della Marmolada, questa località è, di fatto, un vero paradiso per gli amanti delle due ruote, con eventi come il Sellaronda Bike Day (10 giugno e 16 settembre) e il Dolomites Bike Day (24 giugno), che prevedono la chiusura delle strade al traffico automobilistico; impegnative competizioni come la Hero Dolomites (17 giugno), per gli irriducibili della MTB.

Ma l’intero circondario offre anche tracciati disponibili per tutta l’estate, di ogni tipologia e grado di difficoltà: come il Panoramic Tour Arabba, lungo e intenso itinerario panoramico per mtb, o la diabolica salita dell’Ornella, considerata una tra le più dure d’Italia, con panorami da capogiro e uno strappo del 30% che spesso costringe a scendere dalla sella e spingere a piedi; oppure come i più rilassanti appuntamenti settimanali in e-bike con guida su sentieri facili e panoramici, per godere in modo “slow” delle bellezze del territorio; o ancora, per gli appassionati della bici su strada, un giro dei passi dolomitici (Falzarego, Giau, Tre Croci), raggiungibili dal paese attraverso scenari straordinari.

Ma non c’è solo il ciclismo: Arabba offre infatti un’infinità di possibilità per tutti gli amanti dell’outdoor. Moltissimi i percorsi di trekking, che permettono di attraversare sentieri, boschi, prati e torrenti godendo di spettacolari vedute e dell’incontro con lepri, marmotte e cerbiatti. Tra i più apprezzati il Sentiero Geologico di Arabba, un panoramicissimo percorso “ad anello” con 18 tappe che parte e arriva a Porta Vescovo (quota 2.478), molto interessante sia sotto l’aspetto geologico, sia per l’aspetto botanico e storico, dal momento che attraversa zone teatro di avvenimenti bellici della Grande Guerra; il giro completo richiede 7/8 ore, ma il Sentiero può essere percorso anche parzialmente. Oppure la Strada de la Vena, un percorso storico-culturale della durata di circa 5 ore che ripercorre l’antica via del ferro usata fin dal Medioevo da minatori e commercianti di questo metallo e delle più belle spade d’Europa: un itinerario che collega la valle di Fodom a Colle Santa Lucia, dove il minerale veniva estratto e dove è possibile visitare le antiche miniere del Fursil, con il bellissimo Castello di Andraz, nei pressi del quale si trovava il forno fusore. Altro trekking da non perdere è il sentiero ad anello che passa tra le torrette del Bec de Roces (la cui salita richiede circa 2 ore e mezza e l’intero percorso circa 4 ore), tra pinnacoli di rocce corallifere dalle forme bizzarre simili a torri, dalle quali si può scorgere la catena di Porta Vescovo, la Marmolada, il Civetta, il Pelmo e le altre cime circostanti; per i meno allenati, nel periodo estivo è in funzione una seggiovia che dal Passo Campolongo conduce alla partenza del sentiero per i Bec de Roces, permettendo di percorrere solo la parte terminale del giro. E c’è spazio anche per gli appassionati della ricchissima flora e fauna locale: tutti i giovedì alle ore 16, dal 29 giugno al 7 settembre, viene organizzato “Curiosando nella natura”, un trekking naturalistico con un accompagnatore di media montagna alla scoperta delle meraviglie del territorio.

Per i più atletici e preparati, Arabba è anche tra le location per eccellenza delle vie ferrate e dei sentieri attrezzati, con una vasta offerta sia in termini di difficoltà che di lunghezza e impegno fisico richiesto. Molto interessante dal punto di vista storico la Ferrata Fusetti al Sass de Stria, vicino al Passo di Valparola, al confine tra le province di Belluno e Bolzano: costruita dagli Alpini e dedicata alla memoria del Tenente Mario Fusetti, che combatté in questa zona durante la Prima Guerra Mondiale, è un emozionante percorso tra trincee e gallerie di guerra, con un livello tecnico di medio-bassa difficoltà. Più impegnativa fisicamente e altrettanto panoramica è la Ferrata delle Trincee, itinerario che si sviluppa lungo una cresta che separa la Marmolada dal Gruppo Sella. Tra le ferrate più difficili c’è poi la Ferrata Piazzetta al Piz Boè (3.152 mt), riservata ai più allenati; ma il panorama a 360° che si gode dalla cima ripaga da ogni fatica.


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