db Premium Magazine June 7, 2025

I 200 anni della Strada dello Stelvio

Un’estate di celebrazioni ed eventi tra storia, cultura, natura e sport per i due secoli della Regina delle Strade Alpine.

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ph. Enrico Bigno Pozzi

Un nome che è quasi una leggenda, amato e celebrato dagli appassionati di montagna ma anche di automobilismo, motociclismo, ciclismo e persino di ingegneria: è quello del Passo dello Stelvio, percorso dalla strada carrozzabile più alta d’Italia, proprio per questo soprannominata “la Regina delle Strade Alpine”. Un’opera straordinaria e spettacolare che quest’anno celebra l’importante anniversario dei 200 anni di vita.

Quella che è oggi riconosciuta come una delle più belle strade di montagna al mondo fu, infatti, costruita in soli 5 anni dall’ingegnere Carlo Donegani per volontà dell’imperatore Francesco I d’Asburgo: quest’ultimo, in seguito al Congresso di Vienna del 1815 e all’inclusione del Regno Lombardo-Veneto nell’Impero austriaco, ritenne necessario costruire una strada che collegasse Milano con Vienna, senza dover passare dalla Svizzera.

I lavori di costruzione iniziarono così il 26 giugno 1820, partendo dal centro di Bormio e proseguendo verso i Bagni Vecchi.
La strada fu inaugurata il 6 luglio 1825 e nel 1831 fu avviato un servizio di diligenza da Milano: in 64 ore si raggiungeva Bormio e in 125 Landeck in Tirolo. Trainata da quattro o sei cavalli, la diligenza - tuttora conservata al Museo Civico di Bormio - poteva trasportare fino a otto persone con i bagagli.

All’epoca della sua costruzione, la Strada dello Stelvio rappresentò un’opera di ingegneria civile di assoluta avanguardia. La sua realizzazione comportò lo scavo di gallerie nella roccia, la costruzione di ponti e paravalanghe in legno e l’introduzione di diverse soluzioni innovative e, per quei tempi, inedite. Bastano pochi dati per dare un’idea della complessità e della spettacolarità del progetto: la Strada collega 3 territori (Lombardia, Alto Adige e Val Müstair in Svizzera) per un totale di 46,5 km di lunghezza, con 3 gallerie e 88 tornanti, raggiungendo nel suo punto più elevato, sul Passo, la quota di 2.758 metri.

Le celebrazioni ufficiali hanno preso il via a Bormio il 26 aprile con la proiezione del docufilm “Stelvio. Crocevia di pace”, realizzato dal regista sondriese Alessandro Melazzini: un’opera che valorizza dal punto di vista storico il significato del passo come punto d’incontro tra culture diverse. Ma saranno le giornate del 5 e 6 luglio a segnare il culmine dei festeggiamenti: la celebrazione ufficiale vedrà la parziale chiusura al traffico della Strada, mentre sul Passo dello Stelvio (raggiungibile attraverso apposite navette) si alterneranno gli eventi organizzati congiuntamente dalle tre regioni coinvolte: iniziative culturali, concerti, escursioni, approfondimenti e ricostruzioni storiche (come i giri sulle carrozze originali e le sfilate di auto d’epoca) a cui si aggiungeranno degustazioni di prodotti tipici delle tre regioni.

Gli eventi, comunque, proseguiranno fino a settembre, evidenziando le molte anime di questo territorio.
A partire dall’aspetto naturalistico: sono in programma escursioni con guide alpine ed esperti dell’Associazione Culturale Istituto di Ricerca e Studi Carlo Donegani e del Parco Nazionale dello Stelvio per andare alla scoperta di uno dei parchi alpini più vasti e antichi d’Europa (il Parco Nazionale dello Stelvio è riserva naturale fin dal 1935).

Oltre alla natura, c’è anche la storia: una serie di escursioni sono dedicate ai sentieri della Guerra Bianca, tra resti di trincee, gallerie, baraccamenti e postazioni di artiglieria dei soldati che nel Primo conflitto mondiale si batterono sul campo innevato e ghiacciato a quote anche oltre i 3.000 metri.

Non manca, ovviamente, la parte sportiva che tanto caratterizza questo percorso, in particolare dal punto di vista ciclistico: da quando nel 1953, con la vittoria di Fausto Coppi, è stata istituita la “Cima Coppi” (termine che identifica oggi il punto più alto raggiunto dal Giro d’Italia), questa strada è una vera icona per gli appassionati delle due ruote. Dopo il passaggio del Giro 2025, avvenuto il 28 maggio, molti sono gli appuntamenti destinati agli amatori, tra cui spicca la giornata Enjoy Stelvio Valtellina del prossimo 30 agosto che prevede la chiusura al traffico motorizzato della Strada del Passo, permettendo così a chiunque lo desideri di cimentarsi a pedali sui mitici tornanti.


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