db Premium Magazine September 10, 2025

Un agosto atipico

L’introduzione dei dazi USA sulle importazioni di beni UE, le manovre di Trump sulla Fed, l’andamento dei mercati azionari: il mese di agosto 2025 è stato all’insegna di eventi inconsueti.

un agosto atipico

A cura del Team CIO di Deutsche Bank – Private Bank Italy

Contesto macroeconomico

Il mese di agosto si è rivelato denso di eventi. La scadenza per l’introduzione dei dazi reciproci fissata per il 1° di agosto ha catalizzato l’attenzione all’inizio del mese e ha portato a nuove tariffe commerciali a partire dal 7 di agosto. Il raggiungimento di un accordo tra gli Stati Uniti e l’UE per tariffe del 15% sulle importazioni statunitensi di beni europei, insieme agli accordi già raggiunti in precedenza, ha aiutato a superare questo appuntamento meglio di quanto molti analisti avevano previsto. Tuttavia, alcuni segnali di deterioramento del mercato del lavoro statunitense hanno rinnovato le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia a stelle e strisce. Verso la fine del mese, il Presidente della Fed Jerome Powell, in occasione del Simposio di Jackson Hole, ha posto l’accento proprio sulla debolezza del mercato del lavoro e ha aperto la porta ad un aggiustamento meno restrittivo della politica monetaria. La Fed è rimasta al centro dell’attenzione anche per il licenziamento del membro del Board dei Governatori della Fed Lisa Cook da parte del Presidente Trump. In Eurozona, i dati macroeconomici hanno evidenziato una crescita economica contenuta, ma gli indicatori anticipatori lasciano intravedere un miglioramento nel corso dei prossimi mesi.

Obbligazionario

I mercati obbligazionari statunitensi sono stati supportati in prima battuta dai dati più deboli del previsto sul mercato del lavoro e successivamente dai toni accomodanti del Presidente della Fed Powell a Jackson Hole. I rendimenti dei Treasury sono diminuiti, soprattutto sulle scadenze più brevi. I titoli di Stato a più lunga scadenza sono scesi anch’essi, ma in misura minore a causa delle preoccupazioni per la possibile perdita di indipendenza della Fed in seguito alle manovre del Presidente Trump. In Eurozona, invece, i rendimenti sono saliti. Nell’ultima settimana del mese, l’annuncio inaspettato da parte del Primo Ministro francese Bayrou di un voto di fiducia imminente ha messo pressione ai titoli di Stato francesi e gli spread governativi sono aumentati. Gli spread dei titoli di credito sono rimasti relativamente stabili.

Azionario

In contrasto alla stagionalità tipica del mese, in agosto i mercati azionari globali sono saliti. L’indice S&P 500 ha guadagnato il 2,0%%, lo Stoxx Europe 600 l’1,0%, il Nikkei il 4,1% e l’indice dei mercati emergenti è salito dell’1,5%. I dati macroeconomici, ad eccezione degli indicatori sul mercato del lavoro statunitense, hanno continuato a mostrarsi resilienti, sostenendo i mercati, e le prospettive di un possibile taglio dei tassi di interesse della Fed a settembre hanno alimentato i progressi. Con queste basi, l’indice S&P 500 è entrato nel mese di settembre, un mese storicamente debole per i mercati azionari. Dai minimi di aprile 2025, l’indice statunitense segna un guadagno di circa il 30%.

Materie prime & Tassi di cambio

Sui mercati delle materie prime l’oro ha attirato l’attenzione grazie ad una solida performance ad agosto (4,8%). Il metallo prezioso è stato sostenuto dalle prospettive di un calo dei tassi reali statunitensi in vista di una riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed e di un’inflazione che rimane piuttosto elevata. Le prospettive di una riduzione dei tassi di interesse ufficiali hanno influito negativamente sul valore del dollaro USA che nel corso del mese ha perso terreno contro tutte le valute dei Paesi del G10.


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