db Magazine December 12, 2022

Come risparmiano le famiglie. Cresce l’interesse per l’ESG

In Italia, la maggior parte dei risparmi delle famiglie è ancora depositata nei conti correnti invece che in altre forme di investimento, che solo un italiano su tre sceglie. Preferendo prodotti tradizionalmente considerati sicuri come i conti di deposito. Tuttavia, si registra un aumento dell'interesse per i prodotti "verdi". I dati della Consob rivelano che il 74% degli investitori è ora pronto a scegliere in fondi, azioni ed ETF che siano vantaggiosi per l'ambiente, con un aumento rispetto al 60% del 2019.

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La quasi totalità degli intervistati, pari al 92,7%, pensa che l’inflazione resterà alta ancora a lungo, il 64,4% sta intaccando i propri risparmi per fronteggiare gli aumenti dei prezzi. Un’elevata percentuale ritiene che non si registreranno aumenti nelle entrate familiari e, anzi, teme che il tenore di vita si abbasserà. È questa la fotografia degli italiani scattata nel 56° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese.

L’attuale contesto economico aumenta di conseguenza le preoccupazioni e al tempo stesso riduce la volontà e la capacità di risparmiare e di effettuare investimenti di lungo periodo. Ecco una panoramica di come le famiglie scelgono di allocare le risorse finanziarie. 

La liquidità sui conti correnti e il ritorno dei conti di deposito 

Lasciare le somme di denaro “parcheggiate” sui conti correnti, nonostante i rischi di erosione dei risparmi dettati dal caro-vita, resta l’opzione preferita dagli italiani. Tanto che, complessivamente, la liquidità ha oltrepassato i 2.000 miliardi di euro con un saldo medio sul conto arrivato a superare i 20.000 euro. I recenti rialzi del tasso di riferimento della Banca Centrale Europea, oggi a quota 2%, ha riportato in auge uno dei più tradizionali prodotti di risparmio: il conto di deposito, preferito da chi non vuole rischiare il capitale. Offerti soprattutto da banche digitali, i depositi propongono tassi al rialzo nell'ultimo periodo, anche se ancora non in grado di “battere” l’inflazione all’11,8% registrata a novembre. Le poche proposte sopra il 3% richiedono vincoli anche fino a un lustro.  

Tra i benefici apprezzati di questo prodotto finanziario, si contano la tutela degli importi vincolati fino a 100.000 euro grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e la possibilità di scegliere durate relativamente brevi, da pochi mesi a un massimo - nella maggior parte delle proposte - di 5 anni. 

Bassa propensione agli investimenti 

Risulta ancora bassa, invece, la propensione a orientarsi su altre forme di investimento. Tanto che nell’ultimo anno solo un italiano su tre le ha scelte. Optando, principalmente, i fondi comuni. Ma è stato rilevato anche un maggiore interesse per i prodotti assicurativi e previdenziali, oltre che per le azioni. In diminuzione, invece, il peso di obbligazioni e titoli.

Interesse per i prodotti ESG 

Se gli investimenti restano ancora bassi, ad aumentare è però l’attenzione per i prodotti sostenibili, in linea con i criteri ESG (Environmental, Social, Governance). Secondo la Consob (la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) la quota di investitori disposti a scegliere fondi, azioni ed Etf di questo tipo è passata dal 60% del 2019 al 74% del 2021. Per introdurli nel proprio portafoglio è però fondamentale ottenere una giusta consulenza. Più della metà dei risparmiatori italiani, emerge dall’annuale rapporto dell’istituto di ricerca Censis e di Assogestioni (l'associazione italiana delle società di gestione del risparmio), considera indispensabile, infatti, il supporto e l’assistenza da parte del consulente per comprendere su quale soluzione finanziaria “green” è meglio orientarsi, sulla base del proprio profilo e della propensione al rischio. 

A cura di OFNetwork