db Magazine September 20, 2023

Quando un’assicurazione ti protegge da incendi, alluvioni, terremoti, siccità

In Italia le grandi catastrofi naturali sono passate in dieci anni da 348 a 1602 (dato riferito al 2021). E tra il 2013 e il 2022 hanno provocato danni per un valore di 37 miliardi di euro.

Nonostante un’impresa su tre risulti esposta a perdite di carattere economico, le coperture assicurative sono ancora marginali. Ma ci sono delle novità.

dbmagazine-climate-change-assicurazioni

Incendi, alluvioni, sismi, temperature elevate, siccità: gli eventi climatici estremi sono sempre più frequenti in tutto il mondo. Il riscaldamento globale, oltre a causare danni al pianeta, ha un peso notevole anche sulla produttività: aumentano i costi del climate change per le aziende. Secondo alcuni studi, entro il 2050 potrebbe portare a un taglio del 14% sul PIL a livello globale. 

Cambiamenti climatici e assicurazioni

I rischi finanziari legati al clima sono notevoli e l’Italia è, tra i Paesi affacciati sul Mediterraneo, uno dei più esposti ai cambiamenti climatici nonché al rischio sismico (nella immagine in alto, un momento della recente alluvione in Emilia).

Nel nostro Paese gli eventi estremi sono passati da 348 del 2011 a 1.602 del 2021. Tra il 2013 e il 2022, le grandi catastrofi naturali hanno provocato danni per un valore di 37 miliardi di euro.

In questo scenario, un’impresa su tre risulta esposta a perdite di carattere economico. Eppure, le coperture assicurative in questo campo sono ancora marginali.

Le motivazioni di questa resistenza ad assicurare il proprio business possono essere molteplici. Tra queste, un’errata percezione del fenomeno, elevate aspettative nei confronti dello Stato in caso di eventi avversi e l’idea che stipulare un’assicurazione di questo tipo sia particolarmente impegnativa. Però le compagnie, proprio in virtù di questo scenario, stanno modificando la propria offerta per andare incontro alle nuove esigenze delle imprese. 

L’agricoltura uno dei settori più a rischio

Le aziende più colpite dal climate change sono quelle che operano nel campo dell’agricoltura. Fino al 2022, in Italia, la media delle imprese agricole che decidevano di stipulare una polizza erano circa l’11%, per un valore delle produzioni assicurate del 23%: realtà maggiormente diffuse al nord.

Su richiesta dell’Italia, la Politica agricola Comune dell’Unione europea (Pac) ha quindi previsto, a partire dal 2023, un fondo con cui le aziende agricole hanno diritto a una copertura per gelo, alluvioni e siccità. Un modo per promuovere la stipula di polizze complementari e assicurarsi nei confronti degli eventi catastrofali, che però in Italia non ha ancora ottenuto il riscontro sperato. 

A cura di OFNetwork